Il governo del fare in fretta: 100 proroghe al minuto

Pubblicato il 23 Febbraio 2011 - 16:03 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti

ROMA – Il governo del fare…in fretta. E’ durato dieci minuti, e non è un modo di dire, la riunione del consiglio dei ministri. Un “attimino” per…decidere? Decidere mica tanto. I ministri, evidentemente molto informati ma poco pensosi, hanno timbrato il cartellino e si sono detti arrivederci. Nel frattempo sono anche riusciti a dare l’autorizzazione per porre la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe alla Camera. Della serie…mille-proroghe in dieci minuti, cento proroghe al minuto.

Il primo dispaccio di agenzia, ore 15.45, recita: “E’ iniziato alle 15,30 il Consiglio dei ministri a palazzo Chigi. La riunione è presieduta dal sottosegretario alla Presidenza, Gianni Letta. Il Consiglio è stata convocato ‘esclusivamente per l’esame di alcune Leggi regionali in scadenza’ si legge nel sito del governo anche se non è escluso che potrebbe decidere se porre la fiducia al decreto milleproroghe. ‘Vediamo’ ha risposto in proposito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, arrivando a palazzo Chigi”. Un minuto dopo arriva l’altro dispaccio: “Si è già concluso il Consiglio dei ministri che si è riunito a palazzo Chigi. Iniziata alle 15,30, la riunione è terminata alle 15,40”.

E’ proprio allora il caso di chiamare il governo Berlusconi l’esecutivo del “fare”, ma del “fare in fretta”. Essendo il giorno del Milleproroghe si può fare un rapido calcolo…il governo ha discusso milleproroghe in dieci minuti, ovvero 100 proroghe al minuto. Un record.