Minzolini: "Molta confusione sulla vicenda Ferrario"

ROMA – ''Alcuni articoli di stampa sui quotidiani di oggi, in particolare il Corriere della Sera, hanno fatto molta confusione sulla vicenda Ferrario''. A sostenerlo è il direttore del Tg1 Augusto Minzolini in una nota.

''Soprattutto non è vero che l'azienda e il sottoscritto non hanno ottemperato alla richiesta del giudice del lavoro. O meglio, nelle loro cronache hanno saltato un passaggio fondamentale. Ripercorriamo la vicenda. Il giudice del lavoro di Roma in data 28 dicembre 2010 – continua quindi il direttore del Tg1 -dispose il reinserimento della sig.ra Ferrario nell'edizione delle 20.00 fino a quando non le fosse stato assegnato un incarico equivalente. Tale incarico che ha comportato la promozione a Caporedattore del Mattino le è stato conferito dopo aver verificato l'interesse della sig.ra Ferrario per altri incarichi come corrispondente a Madrid o capo della redazione di Milano".

"Nuovamente la sig.ra Ferrario si è rivolta al Tribunale di Roma che con ordinanza del 26 giugno 2011, ha escluso di poter 'intervenire per dettare puntuali, definite e ben identificate del precedente provvedimento adottato' e, in particolare, 'per individuare la concreta mansione attribuibile alla sig.ra Ferrario', sottolineando che 'l'autonomia dell'impresa è garantita da copertura costituzionale e, per tale motivo, è refrattaria ad ogni intervento giudiziale'.

"In altre parole – spiega il direttore – ha lasciato all'azienda e al sottoscritto nel suo ruolo di direttore del Tg1 la decisione in merito alla scelta di un incarico che non fosse di demansionamento per la sig.ra Ferrario. Appunto quello di Caporedattore del Mattino. Si confida che tali indiscutibili principi possano essere ribaditi anche nell'ambito del procedimento penale, in corso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, restando peraltro preclusa ogni possibilità di censurare nel merito, tanto meno ai fini penalistici, l'individuazione della mansione di pertinenza della sig.ra Ferrario, da me operata nel rispetto delle norme di legge – conclude – a tutela del lavoratore, ma anche delle prerogative del datore di lavoro e del direttore di testata''.

Gestione cookie