MODELLO DANESE

– Ha solo vent’anni e può vantare il poco encomiabile riconoscimento di essere ufficialmente il primo hooligan della Danimarca. Con alle spalle episodi di violenza legati a partite di calcio, il ragazzo è finito in carcere perchè il suo nome compare nel registro degli hooligan.
Il registro degli hooligan, appunto. In Danimarca il fenomeno dei tifosi violenti sta crescendo. Scontri tra tifoserie e disordini negli stadi stanno prendendo sempre più piede, tanto che nel 2008 a Copenhagen si è ritenuto che fosse arrivato il momento di fare qualcosa.

Il registro degli hooligan è stato creato con l’obiettivo di catalogare tutti i tifosi violenti: chiunque abbia il proprio nome lì sopra non può avvicinarsi a meno di 500 metri da un campo di calcio. Lo scorso maggio la polizia ha inserito nella lista venti persone, ma altre duecento sono seguite con molta attenzione.
Tra coloro che sono iscritti nel registro c’è anche il ventenne. È lui la prima persona in Danimarca a finire dietro le sbarre per reati legati al calcio.
Già lo scorso settembre il ragazzo era stato fermato insieme ad altri tifosi della fazione Copenhagen Casuals Youth Division, un gruppo che tifa per il FC Copenhagen e che è noto da tempo per essere responsabile di episodi di violenza. Poiché il suo nome compariva nel registro degli hooligans, la presenza del 20enne a una manifestazione sportiva era in aperta violazione delle nuove regole varate per combattere il tifo violento.
La prima volta che era stato fermato, gli era stata commutata una pena di 5.000 corone ma non è bastato: “Siamo ormai ad un punto tale che una multa non è più un deterrente” ha detto il procuratore Søren Harbo nel corso dell’udienza che è costata 10 giorni di carcere al ragazzo.
Antonio Scafati

Leggi l’articolo originale su: Ultras Blog

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