Mondadori, parla l’ad Costa: “Siamo editori liberi”. E annuncia la sfida e-book

Maurizio Costa

Archiviate le polemiche estive sulla legge fiscale anche con i suoi stessi scrittori, Mondadori rivendica la sua libertà culturale e pensa al futuro. In cantiere c’è la sfida e-book, entro Natale mille e 400 titoli in formato digitale.

Lo racconta in un’intervista alla Stampa, l’amministratore delegato Maurizio Costa: ”Siamo a un punto di svolta epocale, paragonabile a quella di Gutenberg di cinquecento anni fa. Adesso come allora un’altra grande discontinuità tecnologica: il digitale” e per l’editoria ”sarà un altro inizio”. E per lui la carta “non sparirà”.

L’ad parla di indipendenza dell’azienda: ”Mondadori è un editore libero, per la sua storia, per il rispetto che ha per ogni idea, per i libri e le riviste che pubblica, per i suoi autori, giornalisti, per i suoi manager. E lo è anche per il suo azionista. Lo hanno testimoniato le decine di dichiarazioni di questi mesi”.

Costa rompe dunque il silenzio sulla bufera sulla legge sul fisco di cui ha usufruito anche la Mondadori. ”Nell’amarezza di questo agosto c’è stato un riconoscimento unanime di qualità, di professionalità e serietà della Mondadori. Merito delle nostre strutture editoriali, di quegli editori che sono innamorati del nostro lavoro”.

”Già prima vi erano stati tentativi di tirare in ballo Mondadori in maniera strumentale, creando una sorta di dicotomia tra azienda e proprietà. Penso che Marina Berlusconi abbia risposto con grande chiarezza”.

Ben venga il dibattito animato dagli autori, spiega, ma non è accettabile ”il fatto che ogni idea venga letta sotto la lente deformante della battaglia politica”.

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