X

Morosini, l’accusa di Zeman: “Per Mancini niente rinvio”

di Emiliano Condò |17 Aprile 2012 19:17

Zdenek Zeman (LaPresse)

PESCARA – Per tre giorni se n’è rimasto in silenzio: è volato a Roma, ha spento i telefoni, c’è chi lo ha visto giocare a golf da solo. Poi, tre giorni dopo la morte di Piermario Morosini l’allenatore del Pescara, che quella morte l’ha vista da pochi metri, ha parlato. E le sue sono parole destinate a far discutere: “Noi dopo la morte di Franco Mancini abbiamo dovuto giocare la partita col Bari: dopo la scomparsa di Morosini giustamente non si e’ giocato”. Zeman ha quindi parlato di ”trattamento diverso”.

”A prescindere che per me era stato piu’ duro venti giorni fa per la scomparsa di Franco Mancini (preparatore dei portieri ed ex n.1 del Foggia dei miracoli, colpito da infarto lo scorso 30 marzo alla vigilia di Pescara-Bari, ndr) – ha spiegato Zeman in un convegno a Ortona con i ragazzi sul tema della legalita’ – devo dire che si e’ trattato di due tragedie che addolorano tantissimo. Si possono accomunare, anche se c’era un po’ di differenza di eta’, ma mi dispiace che sono state trattate diversamente. Sono tragedie che accadono nel calcio come nella vita. Sono vicino ai giocatori del Livorno per un dolore grandissimo. Li capisco perche’ noi con Mancini abbiamo vissuto lo stesso dolore”.

Il mancato rinvio della gara Pescara-Bari aveva suscitato non poche polemiche, anche per la disponibilita’ di entrambe le societa’ a posticipare la gara: alla fine la Lega di B aveva sostenuto che non si era mai parlato di rinvio perche’ nessuno l’aveva chiesto. ”Io non sono il Pescara – ha sottolineato Zeman – e non parlai dell’argomento perche’ ero troppo coinvolto emotivamente e personalmente, pero’ il mio pensiero era che la gara dovesse essere rinviata”. Zeman non crede che il grande dispendio di energie dei giocatori di oggi possa essere legato a quello che e’ accaduto sabato scorso. ”Morosini aveva giocato poco – ha detto -: credo sette, otto partite. Molti giocatori hanno giocato di piu’ eppure non hanno avuto problemi”.

Sulla prosecuzione della gara sospesa contro il Livorno il tecnico boemo spera che ”sia una partita normale”. ”Ci sono delle regole – ha aggiunto – e bisogna rispettarle. Poi ripeto, noi eravamo in condizioni peggiori dopo la morte di Mancini, ma abbiamo giocato dopo un giorno”.

Scelti per te