Rupert Murdoch si prepara al lancio di un nuovo quotidiano digitale che fornirà a pagamento i contenuti per i “tablet”, in primis l’iPad, il cui uso dilaga. L’iniziativa, che entrerebbe in concorrenza diretta con il New York Times e gli altri giornali che negli Stati Uniti offrono contenuti a pagamento, nasce con lo scopo di raggiungere i lettori che sempre più consumano notizie stando in viaggio e comunque durante spostamenti.
L’iPad e tutti i dispositivi che sono nati negli ultimi anni, stanno letteralmente trasformando le abitudini di lettura allo stesso modo in cui l’iPod ha cambiato, qualche anno fa, il modo di ascoltare la musica.
Ha promesso Murdoch: “Avvicineremo i giovani alla lettura dei giornali è un cambio reale del modo in cui le notizie vengono presentate “. A differenza del Wall Street Journal, anch’esso di proprietà di Murdoch, il nuovo giornale digitale dovrebbe essere destinato ad un pubblico più generalista, con notizie brevi da fruire più in fretta. Murdoch dovrebbe investire parecchi milioni di dollari nell ‘operazione.
Per l’organico della redazione si parla di diverse decine di giornalisti, che dovrebbero operare sotto la supervisione dell’attuale caporedattore del New York Post, Jesse Angelo. News Corp (la società capogruppo di Rupert Murdoch) non ha però ancora fissato una data di lancio, anche se diversi rumors danno per certo il debutto della testata per fine anno. Il prezzo dell’abbonamento invece non è stato ancora definito. Per leggere il Wall Street Journal sulla iPad, il è di 4 dollari alla settimana.
La stampa e il web negli ultimi tempi stanno studiando nuovi metodi per avere maggiori entrate: o, come dice dando dignità di massima a una elementare banalità Edward J. Atorino, analista che lavora per la Benchmark Co., “i giornali stanno studiando nuovi modi per sopravvivere”.
L’ iPad contiene già un’applicazione che si collega alla libreria elettronica di Apple. Qui, sono presenti decine di migliaia di titoli di cinque grandi editori di libri. Oltre ai libri è possibile avere una manciata di giornali e riviste tra cui Wired e Popular Science. Le edizioni fornite sono state elogiate per la buona leggibilità ed hanno attirato l’ attenzione di diversi inserzionisti alla ricerca di dispositivi digitali che possano compensare la progressiva diminuzione dei lettori della carta stampata.
Il successo iniziale dell’ iPad ha così attirato altri produttori di hardware che sperano di catturare una fetta di mercato che, secondo la società di analisi sui consumi tecnologici Gartner, può far vendere 10 milioni e 500 mila nuovi dispositivi da qui a fine anno.
Altro dato che fornisce argomenti a sostegno del lancio del nuovo giornale digitale è l’applicazione gratuita per l’ iPad, già scaricata più di 400 mila volte, del New York Times, che ora si sta preparando, per il prossimo anno, ad introdurre una versione a pagamento.
Come ha reso noto il New York Times il mese scorso, la crescita dei ricavi con la pubblicità offerta sull’applicazione digitale ha contribuito a compensare il calo degli inserzionisti tradizionali.
Alan D. Mutter, consulente per diversi media, ha tuttavia dichiarato che resta da vedere se realmente l’iPad permetterà di raggiungere i lettori più giovani. Diverse ricerche dimostrano infatti che anche i giornali on line al momento attirano soprattutto lettori dai 40 anni in su a prescindere da come la notizia viene diffusa. “Il contenuto dei giornali tende ad attirare per lo più lo stesso tipo di lettori della stampa tradizionale – spiega Mutter – l’impatto sui giovani deve essere ancora provato”.