NEW YORK, 14 lug – L’Fbi ha aperto un’inchiesta sullo scandalo delle intercettazioni: vuole scoprire se giornalisti del gruppo Murdoch abbaino spiato le famiglie delle vittime dell’11 settembre. Mentre Scotland Yard fa un nuovo arresto e il boss Rupert Murdoch getta la spugna accettando di andare a testimoniare in Parlamento a Londra, nuove vertiginose crepe si aprono nell’impero del tycoon australiano.
Forte del passaporto americano, lo ‘Squalo di Melbourne’ si era inizialmente rifiutato di comparire martedi’ a Westminster come intimato dalla commissione Cultura Media e Sport, ma poi, per evitare l’ennesima debacle di pubbliche relazioni, ha accettato di presentarsi a testimoniare.
Murdoch sara’ ascoltato assieme al figlio James, presidente dela divisione euroasiatica di News Corp e a Rebekah Brooks, la ‘pupilla dei suoi occhi’ e amministratore delegato di News International che era direttore di News of the World quando fu violato il cellulare della tedicenne Milly Dowler, una ragazza scomparsa e poi trovata uccisa: l’episodio portato in luce dal Guardian che il 4 luglio ha rilanciato lo scandalo.
E’ l’ennesima umiliazione per il tycoon sotto assedio. Il governo australiano sta valutando se aprire un’inchiesta sulle attivita’ in Australia di News Corp, negli Usa crescono le richieste di una convocazione di Murdoch in Congresso, mentre a Londra Scotland Yard ha fatto un nuovo arresto: l’ex vice di Andy Coulson a News of the World Neil Wallis, accusato di aver corrotto poliziotti.
Dopo l’arresto si e’ scoperto che l’attuale capo della polizia Sir Paul Stephenson lo aveva assunto nel 2009 come consulente proprio quando la Metropolitan Police si rifiuto’ di riaprire l’inchiesta sullo tabloid ficcanaso: un episodio su cui il ministro dell’interno Theresa May e il sindaco di Londra Boris Johnson hanno deciso di vedere chiaro. E intanto le cose si mettono male per James, l’erede apparente di Rupert e presidente di BSkyB.
Il Pensions and Investment Research Consultant (Pirc), una importante societa’ di consulenza di borsa, ha consigliato agli azionisti della piattaforma pay-tv di chiederne le dimissioni, mentre il New York Times rivela nuovi retroscena sugli ultimi giorni dell’affare andato in fumo: il figlio di Murdoch era pronto a dare battaglia, pronto a sfidare le agenzie britanniche di vigilanza pur di condurre in porto l’acquisizione ma fu scavalcato dal padre e dal Chief Operating Officer Chase Carey, che hanno optato per la marcia indietro e ne hanno informato James soltanto a cose fatte.
In casa Murdoch la tensione si taglia col coltello: la figlia Elizabeth che di recente, secondo il Daily Telegraph, avrebbe preso Rebekah Brooks a male parole, potrebbe emergere vittoriosa. Elizabeth, 42 anni, sta coprendo un ruolo sempre piu’ in vista nella societa’ del padre ma ha anche un altro asso nela manica: e’ la moglie di Matthew Freud, guru delle pubbliche relazioni in Gran Bretagna. E di buone publiche relazioni – oltre che di avvocati – i Murdoch e News Corp hanno oggi sempre piu’ bisogno. News Corp ha assoltato la Edelman, un’altra ditta di Pr per difendere la sua immagine (il primo passo, l’acquisto di scuse a tutta pagina sulle testate rivali), oltre a un banda di avvocati di grido su entrambe le sponde dell’Atlantico dove sono in agguato cause legali, penali e civili a raffica, inchieste di carattere politico e adesso L’Fbi.
L’inchiesta del Bureau, nata da una richiesta di Peter King, deputato repubblicano di New York e presidente della commisione Homeland Security della Camera, parte da supposizioni piuttosto tenui di un giornale rivale del gruppo Murdoch, il Daily Mirror: potrebbe ugualmente aprire un vaso di Pandora.
E se gli spettatori della Fox e i lettori del New York Post (rispettivamente l’emittente e il tabloid del gruppo Murdoch negli Usa) sono rimasti finora praticamente all’oscuro dello scandalo, oggi Time e’ andato in edicola con una cover story dedicata al pasticcio delle intercettazioni: lo scandalo si allunga tra New York e Londra rischiando di far tramontare l’impero su cui non calava mai il sole.