Nucleare: sì in parlamento

Le parole separate dalle azioni. E’ l’ultimo tentativo del governo Berlusconi di difendere un piano nucleare sempre più impopolare. Dopo la prima reazione militaresca dei pasdaran («Indietro non si torna»), da Palazzo Chigi, che sulla comunicazione ha una certa competenza, è arrivata la correzione di rotta. Fare (forse) ma non dire. I ministri primi della […]


Leggi l’articolo originale su: Antonio Cianciullo – Eco-Logica

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