ROMA – Due geni si annidano nella 'ciccia' che appesantisce il corpo dei bambini con problemi di obesita': sono stati scoperti in un maxi-studio sul Dna pubblicato sulla rivista Nature Genetics, il primo a far luce sui geni coinvolti nelle forme comuni di obesita'.
La ricerca, del team di Struan Grant, del Centro di Genomica Applicata dell'Ospedale Pediatrico di Philadelphia, si e' basata su una vastissima mole di dati genetici raccolti da 5.530 bambini con obesita' e 8.300 coetanei sani usati come gruppo di controllo, tutti di discendenza europea. Dallo studio e' emerso il coinvolgimento di due nuovi geni, mai prima d'ora collegati all'obesita': il gene OLFM4 sul cromosoma 13, il gene HOXB5 sul 17.
In Italia l'obesita' infantile non e' un problema di poco conto: secondo i dati del ''Libro Bianco 2011, La salute dei bambini'', presentato di recente all'Universita' Cattolica di Roma, infatti, il 22,9% dei bambini di 8-9 anni e' in sovrappeso e l'11,1% in condizioni di obesita'. I bambini piu' in linea sono quelli del Nord, piu' problemi al Centro-Sud, soprattutto in Abruzzo (28,3%), Campania (27,9%) e, a pari merito, in Molise e Basilicata (26,5%). Gli esperti si sono concentrati sulla cosiddetta obesita' comune, che rappresenta la stragrande maggioranza dei casi nel mondo, rispetto ad altre forme di sovrappeso legate a malattie specifiche e con una fortissima componente ereditaria. L'obesita' comune e' legata sia a fattori genetici sia agli stili di vita (dieta sbagliata, sedentarieta'). Confrontando i geni dei bambini obesi con quelli dei coetanei sani sono venuti allo scoperto OLFM4 e HOXB5: entrambi di frequente si presentano mutati (con difetti) solo nel Dna dei bambini obesi.
Non e' ancora chiaro il loro ruolo nell'obesita' ma i due geni assolvono a funzioni all'interno dell'intestino che potrebbero suggerire ai ricercatori possibili vie per trovare soluzioni e nuovi bersagli terapeutici.