ROMA, 5 SET – ''Le affermazioni di Vasco Rossi sono inaccettabili e in forte contrasto con la realta''', perche' rappresentano ''un invito a molti pazienti a non essere trattati ed eventualmente guariti dalla loro malattia oncologica senza, tra l'altro, rispetto e una parola di conforto per tutti coloro che oggi stanno affrontando questa terribile esperienza''. Cosi' Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano, risponde a Vasco Rossi, che dalle colonne di Vanity Fair aveva dichiarato che in caso di tumore non si sarebbe curato ma sarebbe andato ai Caraibi.
''Ogni giorno lavorativo in Italia a circa 1.000 nostri connazionali viene fatta una diagnosi di cancro per 250.000 nuovi casi di tumore l'anno e oggi vi sono oggi 2.200.000 persone che vivono con il cancro e, di queste, circa 1.285.000 sono lungo sopravviventi, possono cioe' essere considerati guariti con una spettanza di vita identica a quella della popolazione generale senza cancro'', prosegue Tirelli, aggiungendo che, dunque, ''quanto riferito da Vasco Rossi non si puo' assolutamente accettare come un eventuale consiglio a chi e' affetto da una patologia oncologica''.
Secondo l'esperto, inoltre, ''ognuno dovrebbe svolgere il proprio ruolo: sconfinare dalle proprie conoscenze ed esperienze puo' essere dannoso per gli altri. Comunque – conclude – un augurio che la sua malattia, qualunque essa sia, guarisca con i trattamenti in atto. Anche Vasco Rossi e' infatti un paziente''.