SALUTE, OSPEDALI: LO SPRECO DEI POSTI LETTO

‘Troppi letti negli ospedali accolgono malati che dovrebbero essere assistiti nelle residenze sanitarie o in centri di lungodegenza dove un posto costa 123 euro al giorno contro i 1.100 di un reparto ospedaliero’.

Giannantonio Cerqua, direttore del dipartimento di Emergenza e Accettazione del San Giovanni, mostra i dati: ‘Nel 2009, per esempio, dal Pronto soccorso sono stati trasferiti nei vari reparti 16.596 pazienti, dei quali, 10 mila over 75, tutti affetti da patologie croniche facilmente riacutizzabili’.

‘Ben venga il centenario in Pronto soccorso’, continua Cerqua, ‘ma una volta che la sua patologia è stata stabilizzata, deve poter essere accolto in centri dove continuare le cure a costi ben più contenuti'”. Lo scrive Carlo Picozza sulla Repubblica

. “Ma i posti letto nelle residenze sanitarie assistite mancano (il fabbisogno stimato è di almeno 6 mila) – continua l’asrticolo – e 623 di quelli dei centri di lungodegenza verranno tagliati, complice il Piano di riordino della rete ospedaliera. ‘Siamo in giugno’, spiega Massimo Magnanti, segretario nazionale del Sindacato dei professionisti dell´Emergenza sanitaria, ‘e le barelle nei Pronti soccorsi sono le stesse degli inverni con l´influenza: siamo di fronte a un problema strutturale, non stagionale, perciò la previsione della cancellazione di altri 666 letti ospedalieri è un´ipoteca sulla salute dei cittadini se non nascono centri di assistenza esterni all´ospedale’.

‘La governatrice Renata Polverini”, continua Magnanti, ‘deve sapere che in alcune corsie c´è un malato cronico ogni 4 ricoverati e che così si toglie posto ai malati acuti e si sprecano risorse'”.

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