Osservatore Romano: "Celibato e matrimonio non sono contrapposti"

CITTA' DEL VATICANO, 21 GIU – La ''vocazione al celibato'' dei sacerdoti e la ''chiamata al matrimonio'' non sono due realta' ''in opposizione'' l'una con l'altra o ''di difficile composizione'', come ''sovente vengono percepite'': hanno invece importanti elementi in comune, dal momento che ''l'amore verginale e l'amore coniugale non possono che attingere a un'unica fonte e avere un unico modello che e' Cristo''. E' quanto scrive sull'Osservatore Romano, nell'edizione di domani, il vescovo di Alessandria mons. Giuseppe Versaldi.

Il presule mette in discussione in particolare ''alcuni interrogativi ricorrenti anche nei confronti del magistero della Chiesa'', e cioe': ''Come puo' Cristo celibe essere modello degli sposi? Come potete voi celibi insegnare e dare regole circa il matrimonio di cui non avete esperienza?''. Secondo Versaldi, pero', ''l'amore di Cristo per la Chiesa e' certamente insieme amore verginale e sponsale perche' e' amore che, per citare le parole di Benedetto XVI, 'puo' essere qualificato senz'altro come eros, che tuttavia e' anche totalmente agape' (Deus caritas est, 9)''.

''Eppure – prosegue – proprio perche' l'amore coniugale possa realizzarsi non come esperienza esaltante, ma temporanea, bensi' perseverare come progetto per tutta la vita, e' necessario che anche i coniugi siano capaci di un amore preveniente e gratuito cosi' che, almeno uno, sia capace di amare anche quando l'altro non lo ama; di un amore incondizionato e misericordioso perche', almeno uno, sia capace di perdono quando il coniuge, vinta la sua debolezza, si pente''; e ancora ''di un amore sacrificato perche', almeno uno, sappia sopportare le sofferenze dell'attesa senza rassegnarsi alla sconfitta''.

''E in tutto questo – aggiunge mons. Versaldi – il modello e' proprio Cristo che cosi' ha amato la sua Chiesa come sposa e 'ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell'acqua mediante la parola e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia ne' ruga o alcunche' di simile, ma santa e immacolata'''.

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