Osservatore Romano: 'Referendum è stato politicizzato troppo'

ROMA, 14 GIU – Una lettura ''troppo politicizzata'' del risultato referendario potrebbe ''indurre in errore''. Lo sottolinea l'Osservatore romano.
''La componente di protesta ovviamente esiste, come sempre quando a essere oggetto di abrogazione sono leggi volute dal Governo – rileva il giornale della Santa Sede -. Tuttavia, che non si sia trattato soltanto di un giudizio sull'operato dell'esecutivo e di chi lo guida e' confermato, oltre che da alcune letture del voto fatte pure da una parte del centrosinistra, anche da una campagna elettorale nella quale gli stessi partiti dell'opposizione hanno tenuto un profilo piuttosto basso, lasciando che a mobilitarsi fossero le reti, le organizzazioni civiche, i movimenti, le associazioni, nel tentativo, finalmente riuscito, di portare alle urne il numero piu' ampio possibile di cittadini''. In attesa di analisi piu' approfondite sui flussi elettorali, ''una semplice valutazione algebrica rende evidente come a quanti tradizionalmente votano per il centrosinistra, si siano aggiunte, in questa consultazione, fasce piu' ampie della popolazione, sulle quali – prosegue L'Osservatore Romano – sembrano aver fatto leva, nell'ordine: la diffidenza verso una riforma della distribuzione dell'acqua non adeguatamente illustrata e che ha fatto subito materializzare i fantasmi di altre privatizzazioni dagli effetti, almeno nella percezione comune, non particolarmente benefici per i bilanci familiari; i timori alimentati dal recente disastro di Fukushima; il tema della giustizia abbandonato dal Governo alla sua sorte e subordinato agli umori connessi alle altre questioni oggetto del referendum''.

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