ROMA, 2 NOV – Contrordine sulle pillole anticoncezionali: quelle di ultima generazione sarebbero più pericolose delle precedenti. Secondo la ricerca danese coordinata da Ojvind Lidegaard dell’University of Copenhagen, e riportata dal British Medical Journal, le pillole contraccettive a base di drosperidone, desogestrel o gestodene, cioè i nuovi ormoni progestinici utilizzati nelle pillole “più leggere”, raddoppiano il rischio di tromboembolismo venoso rispetto ai precedenti anticoncezionali a base di levonorgestrel.
Lo studio danese conferma per di più studi fatti in precedenza che evidenziavano lo stesso rischio.
I ricercatori danesi hanno analizzato i dati compresi in un arco di tempo dal 2001 al 2009 relativi a donne danesi che assumevano contraccettivi. In base ai dati così raccolti il rischio di andare incontro alla formazione di coaguli nel sangue delle vene, e quindi alla trombosi, è di tre volte più alto, rispetto al normale, in chi usa pillole a base di levonorgestrel, mentre è di ben sei volte più alto in chi usa le pillole che contengono drospirenone, desorgestrel o gestodene.
In termini assoluti chi assume le pillole di nuova generazione corre un rischio di trombosi dell’1 per cento.
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