Premi, al "Forte dei marmi" spazio alla satira di destra

FORTE DEI MARMI (LUCCA), 10 SET – La satira di destra arriva a Forte dei Marmi, dove due dei premi vanno, per la prima volta nei 39 anni di storia del Festival internazionale di satira politica, agli autori di lavori pubblicati su 'Libero' e 'Il Secolo d' Italia'. La giuria ha infatti deciso quest' anno di premiare anche la satira ''politicamente scorretta'' e due riconoscimenti sono stati quindi assegnati a Benny, alias Benedetto Nicolini, per una vignetta dal titolo ''Papponi di Stato'' pubblicato dal quotidiano diretto da Maurizio Belpietro il 19 luglio scorso, per cui la Procura di Milano aveva tra l' altro ipotizzato il reato di ''offesa all' onore e al prestigio del capo dello Stato'', e alla coppia Flavia Perina, ex direttrice del Secolo, e Vauro Senesi, per il numero del 27 febbraio scorso del quotidiano, l' ultimo – spiega la giuria nella motivazione – ''prima della normalizzazione berlusconiana''.

La vignetta di Benny raffigurava un' Italia fumante a forma di pizza e intorno Calderoli, Fini, Bersani e Napolitano. ''Noi dissentiamo e premiamo quello che la Procura accusa – ha spiegato la giuria nella motivazione -. La satira ha il diritto di pronunciare anche le parole che non ci piacciono e le idee che non condividiamo''.

Per quanto riguarda Il Secolo, nel corso della conferenza stampa dei vincitori alla Capannina (dove nel pomeriggio alle 18 si tiene la tradizionale cerimonia-spettacolo della premiazione), assente la Perina, Vauro (che ha confermato ufficialmente le voci sulla prossima riedizione del 'Male') ha spiegato il perche' della sua collaborazione con il quotidiano di centro-destra.

''Il nostro e' il paese delle censure rozze e del conformismo – ha detto – e per me il problema e' moltiplicare, non sottrarre l' informazione: quindi, quando Il Secolo e' stato fagocitato dal conformismo berlusconiano e mi e' stato chiesto di collaborare a quel numero, ho accettato volentieri''. Insieme avevano realizzato un' edizione che prestava a prestito pezzi e servizi degli house organ berlusconiani – spiega la giuria -, mostrando la nudita' del Re''. In puro stile 'il Male' Vauro ha approfittato dell' occasione e insieme a Vincino, che ne sara' condirettore, ha annunciato per ottobre il ritorno nelle edicole del grande settimanale satirico fondato nel 1977 e chiuso nel 1982.

Gli editori del nuovo Male sono Aliberti e Monteverdi, e il settimanale – ha precisato Vincino – uscira' inizialmente per un arco di sei mesi, fino a giugno. ''Se andremo sopra le 100.000 copie – ha aggiunto – saremo ok. Sotto quel tetto ci sara' qualche problema''. Gli altri premi. Per il cinema, come era stato annunciato qualche giorno fa, il Premio e' andato a Antonio Albanese, per il personaggio di Cetto La Qualunque, mentre per il giornalismo e' stato assegnato ai ''cronisti del bunga bunga'' – Gianni Barbacetto, Paolo Biondani, Paolo Colonnello e Fiorenza Sarzanini -, per aver saputo raccontare che, alla fine, ''c' e' poco da ridere''. Per il giornalismo premiata anche Denise Pardo, per il libro ''Razza cafona''.

Per la grafica internazionale premiato (per la seconda volta, dopo 23 anni) il disegnatore russo Michail Zlatkovsky, mentre per la grafica italiana il premio alla carriera e' andato a Riccardo Mannelli. Premi anche a: Geppi Cucciari (tv), Luca Bottura (per il libro ''Mission to Marx''), Andrea Paggiaro (graphic novel), Daniele Caluri ed Emiliano Pagani (fumetto), Gli sgommati (tv), Michele Pellegrini (sceneggiatura), Federico Taddia (autori), Sora Cesira (web) e Stefania Vignaroli (tesi di laurea).

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