Ritardo mentale e ciclo del sonno hanno una proteina in comune

EROMA, 22 SET – I deficit di apprendimento e memoria sono correlati con l'alterazione dei ritmi del sonno e della veglia. E' quanto emerge da uno studio condotto sui topi di una forma genetica di ritardo mentale. La ricerca, condotta da Maria Passafaro, ricercatrice dell'Istituto Telethon Dulbecco, e' stata pubblicata su Nature Neuroscience.

''Le nostre capacita' cognitive – spiega Passafaro – sono influenzate dai ritmi circadiani, ovvero dalla scansione delle lancette di una sorta di orologio molecolare interno all'organismo''. A regolare il ritmo delle lancette sono dei particolari geni la cui attivita' oscilla nell'arco delle 24 ore, definendo cosi' l'alternanza di sonno e veglia nel corso della giornata.

''Abbiamo dimostrato per la prima volta – continua la ricercatrice – che esiste una correlazione tra una forma genetica di ritardo mentale legato al cromosoma X e il rallentamento del ritmo delle oscillazioni dei 'geni orologio'''.

Il team di Telethon, in collaborazione con Carlo Sala dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr e Pierre Billuart dell'Istituto nazionale per la salute e la ricerca medica di Parigi, hanno topi geneticamente modificati in cui il gene OPHN1 (coinvolto nella comunicazione tra le cellule nervose alla base della malattia) e' reso inattivo.

Di qui la scoperta che gli animali avevano dei disturbi nell'alternanza del sonno e della veglia. ''Per la prima volta – conclude Passafaro – abbiamo dimostrato che una proteina deputata alla formazione delle sinapsi regola geni 'orologio'. In particolare, questo fenomeno e' visibile nella regione del cervello – l'ippocampo – deputata all'apprendimento e alla memoria''.

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