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Sanità, le Regioni puntano a meno esenzioni

di Daniela Lauria |26 Gennaio 2012 15:30

ROMA – Compartecipazione crescente al crescere della tariffa ma con incidenza decrescente fino a un tetto massimo per ricetta; compartecipazione differenziata per situazione economica; limitazione delle esenzioni diverse dal reddito (patologia, invalidita' ecc.) alle situazioni caratterizzate da maggiore severita' e complessita', innalzamento da 65 a 70 anni del limite di eta' e contestuale riduzione, rispetto ai 36 mila euro attuali del reddito familiare, delle esenzioni da reddito. Sono alcune delle proposte, messe a punto ieri, in uno schema di documento, dalle commissioni Sanita' e Bilancio della Conferenza delle Regioni, che da oggi sono all'attenzione dei presidenti delle Regioni.

L'obiettivo e' reimpostare il sistema della compartecipazione alla spesa sanitaria e innalzare la percentuale delle prestazioni soggetta a compartecipazione rispetto al 30% attuale; nel contempo le Regioni puntano a garantire maggiore equita' attraverso la differenziazione dei livelli di contribuzione.

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