SANITA’: TRIESTE; IMPAZZIRE SI PUO’, CONVEGNO SUL DISAGIO MENTALE

Nascerà da Trieste, “la città dei matti”, la proposta per un codice etico per giornalisti e operatori dell’informazione che trattano notizie riguardanti il disturbo e il disagio mentale.

A tenerla a battesimo sarà il primo convegno nazionale “Impazzire si può” – organizzato per iniziativa di alcune associazioni, in collaborazione col Dipartimento di Salute Mentale di Trieste e con il patrocinio della Provincia e del Comune giuliani – che da oggi a giovedì prossimo renderà Trieste la capitale del confronto tra chi questo disagio lo vive e vuole condividere saperi e esperienze per fare salute mentale nella comunità.

Quella che è già stata battezzata la ‘Carta di Trieste’, vuole – similmente alla Carta di Treviso per i bambini e la Carta di Roma per i migranti – affrontare la questione di una possibile autoregolamentazione. Un’iniziativa che si avvarrà dei contributi del presidente della Fnsi (Federazione nazionale della Stampa), Roberto Natale, del filosofo Pier Aldo Rovatti, dell’attore Fabrizio Gifuni, il Franco Basaglia del piccolo schermo, e, in videoconferenza, della scrittrice Dacia Maraini.

Il convegno, che si tiene nella suggestiva cornice dell’ex ospedale psichiatrico – un parco che oggi ospita, oltre all’Azienda sanitaria locale, anche l’Università e altre attività – porterà la testimonianza e l’esperienza diretta della malattia raccontata da chi la vive giorno per giorno, per dimostrare che “guarire si puo”, ha affermato lo psichiatra triestino Beppe Dell’Acqua, direttore del Dipartimento di salute mentale.

“Un’affermazione che vuole porre al centro il percorso di ciascun malato – ha detto Dell’Acqua – per combattere il pregiudizio, ancora fortemente radicato, del malato mentale irrecuperabile”. “Dalle associazioni presenti al convegno, che hanno portato a Trieste circa 350/400 partecipanti – ha spiegato Dell’Acqua – emerge forte la spinta emancipativa”. Che non può essere penalizzata dalla crisi, “un paravento – ha sottolineato lo psichiatra – con cui si gioca la partita sporca nel voler ridurre la possibilità emancipatoria di persone che soffrono di disagio mentale”.

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