ROMA – Terzo appuntamento con “Sevizio Pubblico”, di Michele Santoro. La puntata di questa sera si intitolerà “La democrazia” e si occuperà ovviamente del nuovo governo Monti. Altro argomento sarà un approfondimento sulle banche. “Si cercheranno di capire i motivi per cui hanno quasi smesso di prestare denaro, se realmente quelle italiane sono in piena crisi e se alla fine, come sempre, saranno i contribuenti a doverle tenere in piedi”.
Fra gli ospiti Antonio Di Pietro dell’Idv, il sindaco leghista di Verona Flavio Tosi, recentemente in contrasto con il suo segretario Umberto Bossi, l’economista Tito Boeri, fondatore del sito lavoce.info, Federico Rampini, giornalista di Repubblica.
Questa la rete di tv locali dove si potrà vedere “Servizio Pubblico”, regione per regione: Antenna Sicilia; Videocalabria; Telenorba (Puglia-Molise-Basilicata); Telecapri (Campania); Rete 8 (Abruzzo); Teleroma 56, t9, Extratv (Lazio); Rete 8 (Abruzzo); Tv centro Marche; Umbria tv; Rtv (Toscana); Tcs (Sardegna); Nuovarete, Telereggio, Di.tv, Telesanterno, Telemodena (Emilia Romagna); Primocanale (Liguria); Telecupole, Videogruppo (Piemonte, Valle d’Aosta); Telelombardia; Telenuovo, Antenna 3 nordest (Veneto); la Giulia (Friuli Venezia Giulia); Rttr (Trentino Alto Adige).
La puntata sarà visibile anche in streaming sul sito del programma (serviziopubblico.it), sul sito del Fatto Quotidiano, quello di Repubblica e quello del Corriere della Sera. Visibile anche su SkyTg24 nella sezione “eventi”.
A poche ore dalla terza puntata scoppia però un nuovo caso che fa gridare il conduttore al complotto. Dopo il furto, giovedì scorso, di due trasmettitori di Telelombardia (la tv lombarda che garantisce la copertura per oltre mezzo milione di spettatori da Bergamo fino al confine con l’Emilia Romagna), nella notte tra mercoledì e giovedì sono andati a fuoco alcuni ripetitori dell’emittente trentina Rttr, sul monte Calisio. Il segnale è stato così spento per motivi di sicurezza. Non è un caso che Rttr sia l’emittente con lo share regionale più alto tra quelle del network che trasmette il programma. Il conduttore ha commentato: “E’ una cosa gravissima. Noi continuiamo a fare il nostro lavoro. Per fortuna c’è una seconda tv che si è creata sul web, quindi è davvero difficile impedirci di parlare”.