Scoperta italiana: le staminali del midollo bloccano le cellule della sclerosi

ROMA, 29 SET – Scienziati italiani hanno forse trovato una strada per arrestare il decorso della sclerosi multipla, grave malattia autoimmune in cui il sistema immunitario del paziente rovina le fibre nervose: l'iniezione di cellule staminali adulte del midollo, chiamate mesenchimali, arresta infatti l'attività 'criminale' del sistema immunitario impedendogli di fare altri danni.

E' il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista Proceeding of the National Academy of Sciences che conferma sospetti emersi da precedenti lavori dello stesso gruppo e presto potrebbe partire una sperimentazione su pazienti.

Lo studio, finanziato dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM) e coordinato da Antonio Uccelli dell'Universita' di Genova, dimostra che le cellule staminali mesenchimali sono in grado di bloccare l'azione delle 'cellule dendritiche', un particolare tipo di globuli bianchi che 'istruiscono' il sistema immunitario.

Iniettando endovena le staminali mesenchimali, racconta Sabrina Chiesa, primo autore del lavoro, è possibile 'paralizzare' le cellule dendritiche impedendo loro di interagire con i linfociti T coinvolti nella malattia.

Nella sclerosi multipla, infatti, i linfociti T 'impazziscono' e attaccano la guaina isolante protettiva delle fibre nervose, la mielina. Le fibre restano scoperte e il segnale elettrico alla base del loro funzionamento si disperde, così col tempo i pazienti perdono la capacità di muoversi.

Sulla base di questi risultati Uccelli coordinerà uno studio clinico internazionale per dimostrare l'efficacia terapeutica delle staminali mesenchimali isolate dal midollo osseo in pazienti con sclerosi multipla che non rispondono alle terapie attualmente disponibili.

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