MILANO, 2 NOV – La contraffazione colpisce sempre di piu' la bellezza e in Italia sono all'ordine del giorno sequestri di confezioni di cosmetici: solo nel 2010 se ne sono state tolte dal mercato circa 40 mila.
Secondo le stime dell'Unipro, l'associazione che riunisce i produttori cosmetici italiani, in un decennio il peso della contraffazione (che non è solo cosmetica, ma è forte anche nel settore tessile e alimentare, circa il 18-20%) è cresciuto del 1600%, generando in tutta Europa la perdita di 125.000 posti di lavoro.
Solo tre anni fa c'è stato un incremento del 330%, per profumi e cosmetici di circa il 128%. Il commercio dei soli profumi 'falsi' è di circa 90 milioni di euro l'anno (circa il 10% del giro d'affari regolare). Meno quello dei dentifrici: 25 milioni di mercato nero contro i 500 milioni di vendite ufficiali. Oggi ben il 5% dei dentifrici e il 10% dei profumi, per un totale di venticinque e ottantacinque milioni di confezioni, sono falsi, con evidenti rischi sulla salute.
"Spesso in questi prodotti possono essere utilizzate sostanze naturali, che causano facilmente irritazioni, perché prima non state detossificate o purificate, come succede per i cosmetici autorizzati – dice Umberto Borellini, cosmetologo SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche) e docente di Cosmetologia presso la Scuola di Medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano – Inoltre non vengono impiegati ingredienti antibatterici, perché costosi''.
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