Giornata mondiale della libertà di espressione su Internet

Si celebra nel mondo la Giornata mondiale per la libertà di espressione su internet, organizzata dall’associazione non governativa “Reporter senza frontiere”.  Sul sito dell’organizzazione non governativa sono presenti una serie di pittogrammi, in cui appare un mouse che si libera dalle catene, bianco su sfondi di vari colori, da scaricare e inserire su siti, blog, social network o come firma alle e-mail.

«Questa giornata – si legge sul sito – ha lo scopo di mobilitare ognuno di noi per sostenere una rete unita, libera e accessibile per tutti. La Rete è anche un veicolo di libertà».

Nel rapporto presentato e pubblicato sul sito, in occasione dell’evento, c’è la lista dei Paesi nemici di internet. Il 2009 si è chiuso con oltre 60 Nazioni dove è praticata la censura su Internet, il doppio rispetto al 2008. E il 2010 non promette nulla di buono. I peggiori nemici della rete sono Arabia Saudita, Birmania, Cina, Corea del Nord, Cuba, Egitto, Iran, Uzbekistan, Siria, Tunisia, Turkmenistan e Vietnam. In tre delle Nazioni citate, Corea del Nord, Turkmenistan e Vietnam l’accesso alla rete è completamente inibito con la scusa di scarso sviluppo delle infrastrutture.

Cina, Egitto, Tunisia e Vietnam «si affidano a una strategia di sviluppo delle infrastrutture a fini economici, ma controllano strettamente il contenuto politico e sociale e mostrano profonda intolleranza nei confronti delle voci critiche» si legge sempre nel rapporto. Anche l’Occidente non sta fermo a guardare e prova a censurare la rete.

Italia, Australia, Francia e Gran Bretagna fanno di tutto per “regolare il web” in nome del diritto d’autore e della lotta alla pedopornografia online. Ieri, Reporter senza frontiere ha assegnato inoltre il “premio Netcitizen” a una ventina di blogger e giornaliste iraniane, fondatrici del sito ‘we change’, blog nato nel 2006 per combattere la discriminazione femminile. Il riconoscimento, sostenuto anche da Google France, doveva essere assegnato a un internauta, un blogger o un cyberdissidente che si fosse distinto per le sue attività in difesa della libertà di espressione su Internet. La premiazione si è svolta nella sede di Google France a Parigi.

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