Sgominato Anonymous: 5 minorenni tra i denunciati

ROMA, 5 LUG – Quindici denunciati, tra cui 5 minorenni, e decine di computer sequestrati: e' il bilancio dell'operazione che ha portato la polizia postale italiana a scoprire la cellula italiana di Anonymous, la rete di hacher mondiale responsabile di diversi attacchi a siti istituzionali e di grosse aziende in tutto il mondo.

L'operazione pero' non e' conclusa: al vaglio degli investigatori ci sono infatti le posizioni di almeno una trentina di persone che, a vario titolo, avrebbero avuto rapporti con il gruppo che in Italia si e' reso protagonista di attacchi a diversi siti istituzionali e di aziende tra cui quelli di Camera, Senato, Governo, Agcom, Eni, Enel, Finmeccanica, Mediaset e Rai.

Degli 'anonimi' italiani c'e' un ragazzo di 26 anni italiano ma nato e residente in Svizzera, nel Canton Ticino. Con il nickname di ''Phre'' era lui a organizzare e a dare il via agli attacchi, mentre i target da colpire venivano scelti dopo una discussione tra tutti i partecipanti del gruppo, rigorosamente in Rete.

Tra i denunciati ci sono anche 5 minorenni, il piu' piccolo dei quali ha 15 anni: uno di questi aveva il compito di fare i cosiddetti 'penetration test', cioe' verificare la reale possibilita' di portare a compimento le azioni. Gli attacchi realizzati dal gruppo sono stati decine a partire almeno da gennaio 2011 e sono proseguiti fino a ieri quando Anonymous ha colpito il sito dell'Agcom. Agli indagati, a vario titolo, il Pm della procura di Roma Lori contesa i reati di accesso abusivo e danneggiamento al sistema informatico e interruzione di pubblico servizio. Reati che, nelle forme aggravate, prevedono pene che superano i 5 anni.

Decine le perquisizioni che sono state svolte questa mattina in diverse regioni italiane e anche in Svizzera: gli investigatori hanno sequestrato computer e materiale cartaceo che e' ora al vaglio degli inquirenti e consentira' di risalire ad ulteriori appartenenti al gruppo.

Dal materiale raccolto finora non emergono rapporti e legami tra gli indagati con gruppi antagonisti ed eversivi. La loro era un'azione ''trasversale'' hanno spiegato gli investigatori che mirava a colpire diverse realta' sulla base di indicazioni che venivano anche dagli appartenenti del gruppo negli altri paesi.

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