Come rendere le sigarette più buone e molto più dannose per la salute

Sono centinaia gli additivi usati dai produttori di sigarette per rendere piu’ ‘invitante’ il sapore delle ‘bionde’ e attirare i piu’ giovani, additivi che oggi l’Oms ha messo al bando nel tentativo di inasprire la lotta al tabacco.

Le aziende produttrici usano infatti almeno 600 sostanze per ‘personalizzare’ il sapore del proprio prodotto, tanto che le sigarette oggi in commercio contengono la meta’ di vero tabacco rispetto a quelle che si fumavano 40 anni fa.

E per mascherare l’odore acre e sgradevole del fumo, soprattutto nei confronti dei ragazzi alla prima sigaretta, le aziende produttrici giocano sui livelli di additivi come il mentolo o la cioccolata.

Sostanze apparentemente innocue, che per effetto della combustione, possono non esserlo piu’. Il cacao, ad esempio, ha effetti broncodilatatori, che facilitano il transito dei vapori di nicotina nei polmoni perche’ questa sostanza arrivi meglio nel sangue (e crei maggiore dipendenza), cosi’ come gli zuccheri aggiunti, che si trasformano in acetaldeidi, aumentando il potere di aggancio della nicotina.

Ma per rendere piu’ gradevole il sapore delle ‘bionde’ ai palati dei clienti alle prime armi, sono stati sperimentati anche vaniglia, sherry, sciroppo di mais, d’acero o di ciliegia. Al momento ci sono limiti massimi solo per alcune sostanze contenute nelle sigarette, come la quantità di nicotina, catrame e ossido di carbonio.

Ma l’Unione europea aveva gia’ iniziato a preparare una nuova proposta legislativa, prevista per l’inizio del 2012, per dare una stretta alla regolamentazione delle sostanze nocive, tese a indurre dipendenza dai prodotti del tabacco.

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