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Social network delle città: l’Italia sbarca su Foursquare con Milano

di Alessandro Avico |20 Febbraio 2012 20:55

MILANO – Uno a zero e palla al centro, Milano batte Roma. Non è la sintesi di un’approfondita analisi socioeconomica, né il risultato di qualche originale classifica di qualità della vita. Il mondo di cui stiamo parlando è quello virtuale dei geek, gli smanettoni della rete. Il terreno di gioco è Foursquare.com, il social network legato alla geolocalizzazione: si tratta di un sito in cui trovare locali, negozi particolari, musei, luoghi dove fare karaoke, ristoranti dove magiare sushi o burritos. Iscrivendosi e raccontando la propria esperienza si possono guadagnare sconti, promozioni, regali da fare agli amici.

Più “check-in”, più accessi nei luoghi segnalati nelle varie città si effettuano e più “Tip”, più suggerimenti e commenti si fanno, maggiore sarà la possibilità di diventare “sindaco” di un posto e di ottenere i sopracitati vantaggi. Nella sezione “consigli” si possono leggere tutti i commenti e le precisazioni degli utenti che sono già stati in un determinato luogo, e aggiungerne a propria volta: ad esempio sulla pagina dell’Idroscalo si leggono una serie di suggerimenti, da quelli ironici come “Non giocare a pallone accanto alle persone sdraiate. O non ti lamentare se casualmente poi sparisce…” a quelli pratici, come le date dei concerti in programma.

Dall’inizio di febbraio, la città della Madonnina è la prima tra le italiane a poter vantare un suo badge, il riconoscimento tanto ambito dalla comunità dei suoi utenti, riservato a tutte le principali città del mondo. Il raggiungimento del traguardo da parte del capoluogo lombardo è il risultato di una votazione on-line fra gli utenti, indetta dai gestori stessi del sito e non è escluso, infatti, che nelle prossime settimane altre città ne seguano le orme. La particolarità della situazione italiana è che la scelta per il debutto di Foursquare è caduta su Milano e non sulla capitale, prassi che si è imposta in tutte le altre nazioni europee inglobate dal Social Network.

Il badge del Belpaese, ad essere precisi, è dedicato alla “Milano da bere”, un’espressione trasferitasi dal gergo pubblicitario a quello comune, passata per le aule dei tribunali. In questo caso, comunque, nessuna accezione negativa: si tratta solo di un riconoscimento alla vivace vita notturna meneghina.

Da piazza del Duomo a via Tortona, dall’Arena Civica a Corso Como, dai luoghi della movida all’arte di Leonardo Da Vinci, le zone da “sbloccare” sono state scelte grazie al supporto della community milanese di Foursquare; non mancano anche spazi “green” per chi è 2.0 ma ama comunque l’aria aperta: altre zone d’interesse sono infatti anche il Bosco in Città, la montagnetta di San Siro, il parco delle Basiliche e i giardini pubblici Indro Montanelli.

 

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