Studio australiano scopre il legame tra obesità e ansia

Pubblicato il 27 Gennaio 2011 - 06:56 OLTRE 6 MESI FA

Offrendo uno scenario del tipo ‘l’uovo e la gallina’, uno studio australiano mostra che le persone obese hanno una piu’ alta probabilita’ di soffrire di disturbi di salute mentale, e di ansia in particolare. I ricercatori dell’Universita’ del Queensland centrale hanno raccolto i dati di salute fisica e mentale di oltre 1200 volontari. I partecipanti obesi meno giovani, di eta’ fra 45 e 54 anni, hanno riferito con maggiore frequenza che i problemi emotivi hanno avuto impatto sulle loro attivita’ di lavoro e sociali, rispetto ai coetanei sani o solo in sovrappeso.

Hanno registrato inoltre una minore probabilita’ di essersi sentiti calmi e tranquilli nel mese precedente allo studio, anche se non e’ chiaro se l’obesita’ sia una causa o un effetto dei loro problemi di salute mentale. ”Se una persona e’ obesa ne soffre la salute fisica, e questo puo’ portare problemi di autostima e di immagine del corpo, che provocano ansia e depressione. D’altra parte chi soffre di ansia e depressione ha una minore capacita’ di concentrarsi su una dieta sana e sull’esercizio fisico, e in quel caso e’ il problema della salute mentale a venire prima”, scrive la prof. Brenda Happel dell’Istituto di ricerca sulla salute e le scienze sociali dell’ateneo, sull’Australian Health Review.

Molte persone obese possono entrare in un ‘ciclo’ in cui l’obesita’ causa maggiore ansia, il che a sua volta provoca uno stile di vita sempre meno sano, aggiunge. Secondo la studiosa le riviste sono spesso una fonte ”disorientante” di informazioni sulla salute, poiche’ articoli che offrono buoni consigli nutritivi spesso appaiono a fianco di pubblicita’ di prodotti dimagranti o di dolciumi o spuntini ricchi di calorie, o di notizie fuorvianti sulle diete di persone celebri. Secondo le statistiche in Australia sono obesi o in sovrappeso il 61% degli adulti e il 25% dei minori.