Sviluppato “occhio bionico” che invia immagini al cervello

ROMA – Creato un ''occhio bionico'' che potrebbe aiutare i non vedenti entro i prossimi 10 anni: il congegno raccoglie dati dal mondo esterno e li invia al cervello dopo averli tradotti in un 'linguaggio' che il cervello stesso 'legge' come un'immagine.

Secondo quanto riferito dal Daily Mail online, il congegno e' stato presentato al seminario TEDMED tenutosi a San Diego da colei che lo ha messo a punto, la neuroscienziata Sheila Nirenberg del Weill Medical College presso la Cornell University di New York.

L'immagine raccolta dall''occhio bionico'' viene subito catturata dal cervello in un codice a lui comprensibile, ovvero in un pattern preciso di attivita' elettrica.

Il nostro occhio raccoglie la bellezza del mondo convogliando l'immagine alla retina che poi traduce forme e colori in attivita' elettrica che, viaggiando sulle fibre dei nervi ottici, viene trasmessa al cervello. Il cervello legge questa elettricita' e la interpreta come immagini da noi fruibili.

Ma quando qualcosa va storto in questo percorso che genera la visione (ad esempio per malattie retiniche) il cervello non riceve piu' le immagini. Gli esperti hanno creato un congegno che faccia le veci del ''traduttore retinico'' di immagini in elettricita' e l'hanno testato con successo sui topi.

Secondo quanto riferiscono, la 'protesi' e' piu' sensibile di quelle messe a punto finora e regala immagini piu' complesse e precise. Nel giro di 10 anni l''occhio' artificiale potrebbe essere testato su pazienti.

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