Stavolta sembra proprio che non ci saranno più sconti nè rinvii. Il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, si dichiara deciso ad andare fino in fondo. Nell’incontro che si è svolto la scorsa settimana al Viminale sono stati piantati alcuni importanti paletti e, nel corso di una serie di tavoli tecnici già concordati, saranno fissati i vincoli definitivi.
Dalla prossima stagione la Tessera del tifoso diventerà, a tutti gli effetti, obbligatoria. Dovranno possederla ope legis quanti vorranno sottoscrivere un abbonamento e quanti avranno (ancora) l’intenzione di andare in trasferta al seguito della propria squadra. In carenza ne sarà vietato l’accesso al settore riservato agli ospiti, ferma restando la possibilità di acquistare tagliandi in settori diversi (qualora venga concessa questa opzione).
A partire dal campionato 2010-11 i club avranno il sostanziale obbligo di accoppiare all’abbonamento la Tessera del tifoso (corredata di una foto). Sotto questo profilo verrebbe definitivamente meno la tanto contestata violazione della privacy (i gruppi organizzati considerano il documento una sorta di schedatura mascherata), visto che gli abbonati sono comunque obbligati a rilasciare una serie di dati anagrafici. Chi non accetterà la Tessera, a quanto è dato sapere, l’abbonamento non lo potrà sottoscrivere.
Si tratta di un provvedimento che interessa centinaia di miglia di tifosi delle quattro serie professionistiche italiane. Ha aderito al progetto anche la Lega Pro di Mario Macalli, che conta la bellezza di 90 club iscritti tra Prima e Seconda Divisione (anche se non è ancora chiaro come si potranno superare certe barriere tecnologiche in stadi che, di tale, spesso hanno solo il nome). E però solo poche società di serie A si stanno concretamente muovendo in questa direzione. Inter, Milan, Sampdoria e Siena sono a posto. Fiorentina e Juventus si troverebbero in una fase molto avanzata del progetto. Tutte le altre sono ancora ferme. Sarà bene che si muovano, perché il documento è tutto fuorchè facoltativo.
Un problema cruciale (e ancora irrisolto) è quello della circolarità della Tessera. Ovvero la messa a punto di un sistema informatico utilizzabile in tutti gli stadi. Ogni impianto dovrà infatti essere dotato di varchi specifici e dedicati.
L’introduzione del documento dovrebbe, a detta del Ministero degli Interni e dell’Osservatorio, ridurre drasticamente il numero dei divieti di trasferta (ne sanno qualcosa in serie A i sostenitori di Atalanta, Genoa, Napoli e Roma) e le tante (assurde) restrizioni nella vendita dei biglietti.
Questo è quanto. Resta il fatto che le procedure informative dirette agli utilizzatori del documento, ovvero i tifosi, sono state e sono ancora molto carenti. Non sarebbe il caso di coinvolgerli maggiormente? Di chiedere, anzi, il loro punto di vista? Eventualmente attraverso un democratico referendum?
Anche perché l’architrave del sistema, fino a prova contraria, sono proprio i tifosi. Ai quali la Tessera, controvoglia, è stata intitolata.
Sergio Mutolo – www.calciopress.netFOOTBALL WITHOUT ULTRAS IS NOTHING !