Terapia del dolore: solo la metà di chi soffre va dal medico

ROMA, 19 MAR – A due anni dall'approvazione della legge sulla terapia del dolore in Italia, il 67% della popolazione dichiara di soffrire di dolore cronico ma solo il 51% viene seguito da un medico e circa il 70% ha difficolta' a individuare, sul territorio, i centri di cura specializzati. Dai dati dell'ultimo sondaggio realizzato dall'Associazione pazienti 'Vivere senza dolore', nel corso della campagna Cu.p.i.do. (Cura e previeni il Dolore) emerge un quadro di luci e ombre sulla reale conoscenza dei cittadini delle terapie del dolore, della legge 38/2010 e dell'esistenza degli Hub, i centri specializzati di terapia antalgica, all'interno degli ospedali.

Per diffondere una corretta conoscenza della legge sulla terapia del dolore, l'associazione 'Vivere senza dolore' ha lanciato un tour in 15 ospedali italiani, all'interno dei quali c'e' un centro di terapia antalgica (Hub), per informare la popolazione su come e dove poter ricevere un'assistenza adeguata. La campagna 'HUB2HUB', con il patrocinio del Ministero della Salute e il grant incondizionato di Mundipharma e Teva parte da Cagliari, dall'ospedale oncologico A. Businco e fara' tappa in 15 citta' tra cui Milano (A.O.Guido Salvini di Garbagnate Milanese), Firenze (A.O.U. Careggi), Bari (A.O.U. Consorzio Policlinico di Bari).

''Ci e' sembrato opportuno verificare lo stato reale del trattamento del dolore negli ospedali italiani – afferma Marta Gentili, presidente di 'vivere senza dolore' – con particolare riferimento a quelli che sono sede di un Hub, per comprendere quanto la presenza di un centro specializzato di terapia antalgica riesca ad influire sul monitoraggio e la cura del dolore all'interno della propria struttura''.

L'intento della campagna e' anche quello di sondare quanto i pazienti che soffrono di dolore cronico siano al corrente delle possibilita' messe a loro disposizione dal Servizio Sanitario. ''Cittadini e pazienti non sono ancora pienamente consapevoli dell'esistenza di una legge che tutela il loro diritto a non soffrire inutilmente e della possibilita' di accedere a cure efficaci – aggiunge Sergio Mameli, responsabile Unità' Operativa di Terapia del Dolore dell'Ospedale oncologico A. Businco di Cagliari – . In piu', l'indagine che sara' condotta sui colleghi degli altri reparti ospedalieri permettera' di promuovere una maggiore comunicazione tra figure professionali di diverse aree terapeutiche.

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