Terremoto L'Aquila: più stress, depressione, alcol e fumo per gli abruzzesi

ROMA – Il terremoto che ha colpito l'Abruzzo il 6 aprile del 2009, dopo oltre due anni, lascia ancora un'eredita' pesante sulla salute mentale e fisica della popolazione: sono aumentati i casi di disturbo da stress post traumatico, depressione, consumo di alcol e fumo. Una rete di monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanita' ha confrontato i dati sulla salute mentale e sui comportamenti a rischio degli abruzzesi prima e dopo il sisma e ha rilevato che ''dopo 14-19 mesi dal terremoto, la frequenza di sintomi di sofferenza mentale e' risultata maggiore di quella rilevata in precedenza''.

Su 957 intervistati, nel 4,1% dei casi e' stato riscontrato il disturbo da stress post traumatico, una prevalenza dieci volte maggiore rispetto alla rilevazione precedente. La depressione (5,8% della popolazione) e' stata diagnosticata in una misura quattro volte superiore a quella riscontrata prima del terremoto. I sintomi da umore depresso sono passati dall'8% al 15%, dopo il terremoto.

La prevalenza dei fumatori nella regione e' cresciuta dal 31,5% al 34% dopo il sisma.

E' cresciuto di un punto percentuale (dal 10% all'11%) il fenomeno del binge drinking, il bere per ubriacarsi assimilando una grande quantita' d'alcol in poco tempo.

Quanto allo stile di vita, e' aumentato il numero delle persone sedentarie, passato dal 19% del 2007-2008 al 39% dopo il terremoto e contemporaneamente sono diminuite le persone fisicamente attive: dal 42% al 32%.

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