Ideato un test per mappare il dna dei bambini nella pancia della madre

Pubblicato il 9 Dicembre 2010 - 13:34 OLTRE 6 MESI FA

Mappare il Dna di un bambino prima che esca dalla pancia della madre, senza ricorrere a tecniche invasive che aumentano il rischio di aborto ma ‘distinguendolo’ dal sangue materno, con la possibilità di vedere in anticipo se e di quali malattie può essere portatore. L’intento è stato raggiunto da una squadra di ricercatori cinesi che ha pubblicato la ricerca sulla rivista Science Translational Medicine.

Il test messo a punto all’università di Hong Kong, apre uno scenario di possibilità nell’individuazione precoce di malattie ereditarie o in quelle che potrebbero svilupparsi in età adulta e solleva, allo stesso tempo, questioni di carattere etico, oltre che scientifico, sull’impiego di tale tecnica. Attualmente i metodi per individuare difetti genetici nel feto, quando è ancora nel grembo materno, sono l’amniocentesi e la villocentesi, prelievi che comportano l’1% di possibilità di far incorrere la madre in un aborto o in un’infezione.

Il test cinese, invece, non prevede alcun prelievo dalla pancia della madre ma dal plasma materno, che contiene il 10% del Dna del nascituro, distinguendo i filamenti del Dna del figlio. La sperimentazione, al momento molto costosa, è stata condotta reclutando una coppia sottoposta a controlli prenatali per una malattia ereditaria del sangue, la beta-talassemia. Il primo passo è stato quello di mappare il Dna dei genitori, poi è stato prelevato un campione di sangue dalla madre. Tra i quattro miliardi di molecole di Dna sequenziate, gli scienziati sono riusciti a mappare il genoma del feto e hanno appurato che aveva ereditato dal padre la mutazione per la beta-talassemia.