Tribunale dei diritti del malato scrive all'Aifa: "Il costo dei farmaci non sia un discrimine"

ROMA, 24 NOV – Il costo delle terapie innovative contro le epatiti virali non rappresenti un discrimine tra i malati. Lo chiede Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, insieme all'associazione Epac, all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), alla quale ha inviato una lettera con la richiesta di incontrare il nuovo direttore generale dell'Agenzia Luca Pani. Lo ha ha reso noto Tonino Aceti, di Cittadinanzattiva, intervenendo oggi alla presentazione della nuova associazione Alleanza contro l'epatite (Ace).

''Abbiamo chiesto un incontro con il direttore dell'Aifa – ha affermato Aceti – perche' fondamentale e' la questione del costo delle terapie, che non vogliano diventi elemento di pregiudizio o discrimine per le cure ai cittadini''. Le terapie innovative, ha proseguito, ''pongono un problema di equita' nell'accesso, e se le istituzioni porranno limiti all'accesso alle cure innovative, cio' determinera' anche un problema di eticita'''.

Ma c'e' pure un altro aspetto da considerare, ha sottolineato il rappresentante di Cittadinanzattiva: ''Laddove le nuove cure non fossero accessibili a tutti i malati, i pazienti potrebbero comunque richiedere tali terapie all'estero, con conseguenze – ha concluso – in termini di maggiore spesa per il Servizio sanitario nazionale''.

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