Tumori, dalla Gran Bretagna un vaccino contro quello al pancreas

ROMA – Non prevenire l’infezione, ma stimolare il sistema immunitario a combattere: è questa la strategia alla base del vaccino contro il cancro del pancreas, di cui è appena iniziata una sperimentazione clinica su 1.000 pazienti in 53 ospedali britannici, come segnala la Bbc.

Quello del pancreas è uno dei tumori con la prognosi peggiore, visto che solo 3 pazienti su 100 sopravvivono oltre i cinque anni dalla comparsa della malattia. Nello studio clinico verranno somministrate a una parte dei pazienti dosi regolari di vaccino insieme alla chemioterapia, e si confronteranno i risultati con quelli dei pazienti sottoposti solo a chemioterapia.

Il vaccino in questione contiene una proteina prodotta in eccesso dalle cellule tumorali, la telomerasi, il cui obiettivo è stimolare il sistema immunitario a riconoscerla e colpire così il tumore. ”Il problema è che i tumori sono molto abili a trasformare le cellule immunitarie – spiega John Neoptolemos, del Royal Liverpool University Hospital, coordinatore dello studio – in cellule ‘traditrici’, che si comportano da guardiane del cancro. Il compito del vaccino dovrebbe essere quello di eliminare questo ‘effetto maschera’ del tumore”.

I primi riscontri da parte dei pazienti coinvolti nello studio sono stati positivi: pochi gli effetti collaterali e il tumore è rimasto stabile. ”Uno dei problemi principali nella cura del cancro – aggiunge Peter Johnson, direttore clinico del Cancer Research UK, l’ente benefico finanziatore del progetto – è che quasi sempre rimangono poche cellule maligne, da cui il cancro ricresce. Se si riuscisse a programmare il sistema immunitario per riconoscere quelle cellule e liberarsene o tenerle sotto controllo, allora si riuscirebbe a interrompere la crescita del cancro e le sue recidive”.

In ogni caso questo vaccino, su cui i risultati della sperimentazione dovrebbero arrivare entro un anno, non sarebbe una cura, ma uno strumento per aumentare la sopravvivenza al cancro del pancreas. Ma quello di studiare una cura dei tumori con i vaccini è una strategia sempre più diffusa. L’azienda sudcoreana produttrice del vaccino sta già infatti programmando un altro studio clinico sul tumore del polmone usando la stessa tecnologia, mentre l’anno scorso è stato registrato negli Stati Uniti il primo vaccino terapeutico per il tumore della prostata.

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