Tumori, un team di ricercatori italiani ha studiato un nuovo vaccino contro il melanoma

Pubblicato il 16 Marzo 2010 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

Un gruppo di ricercatori italiani ha studiato un nuovo metodo per combattere le recidive del melanoma, e forse in futuro anche di altri tumori. Secondo gli studiosi la strada ideale è “insegnare” al sistema immunitario a riconoscere le cellule “cattive” e fare in modo che le elimini da solo.

L’approccio totalmente nuovo è studiato dal team, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che ha presentato oggi la fase 2 della sperimentazione di un “cocktail” di farmaci, che contiene anche un vaccino, e che ha già dato risultati molto promettenti sia negli animali che nella prima fase, su pochi pazienti.

La terapia è stata messa a punto dagli esperti dell’Iss con l’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” e l’Istituto Dermatologico “San Gallicano” di Roma, e prevede l’arruolamento di 50 pazienti: a 25 verrà somministrata una cura a base di vaccino, interferon alfa e un chemioterapico, mentre agli altri verranno dati solo il vaccino e l’interferone.

Tra i criteri di scelta dei pazienti, che dovranno tutti aver avuto l’asportazione di un melanoma ma non dovranno presentare metastasi, sarà la positività a una particolare combinazione di geni presente in circa il 45% della popolazione italiana. Per i risultati si dovranno aspettare almeno 4 anni, ma già prima si potranno avere indicazioni preliminari anche sulla base dei parametri immunologici dei pazienti.

«Si tratta, per noi, di uno studio strategico – spiega il presidente dell’Iss Enrico Garaci – che mostra come il risultato di una ricerca di base svolta in Iss da più di vent’anni possa essere trasferito nella la pratica clinica». La sperimentazione è rivolta a pazienti che hanno già subito l’asportazione di un melanoma, e che non hanno ancora sviluppato metastasi.

L’obiettivo è fare in modo che l’organismo si liberi delle poche cellule tumorali rimaste: «La peculiarità di questo studio – spiega Filippo Belardelli dell’Iss – che potrebbe avere anche ricadute per altri tipi di tumore, consiste nel rigenerare e potenziare la risposta naturale antitumorale del sistema immunitario soppressa dalla presenza del tumore combinando la vaccinazione con gli altri farmaci».

Per il progetto l’Iss ha stanziato un milione di euro: «Questa sperimentazione testimonia uno sforzo notevole contro il melanoma – ha affermato Francesco Bevere, direttore generale Ire-San Gallicano – Ed è un esempio di collaborazione che contribuisce alla ricerca traslazionale. Gli studi vanno avanti – conclude – ma abbiamo bisogno di un sostegno sul piano economico».

Il melanoma è una malattia insidiosa, ha spiegato durante la presentazione Francesco Cognetti, oncologo dell’istituto Regina Elena, perchè ha una forte tendenza a dare recidive, che le terapie tradizionali finora non sono riuscite a contrastare. Tra tutte le patologie tumorali è inoltre quella la cui incidenza è più in aumento, con un +15% nel mondo negli ultimi 10 anni.