Tumori, scoperti i geni che nutrono il cancro e lo rendono più invasivo

Geni che consentono ai tumori di diffondersi, di essere più invasivi. I ricercatori dei nuovi laboratori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma hanno scoperto dei meccanismi molecolari che rendono più efficace la crescita del cancro, favorendo la produzione di vasi sanguigni e conseguentemente lo sviluppo delle metastasi. I responsabili sono i geni p53, E2F1 e ID4, sono loro che nutrono il tumore grazie all’afflusso di sangue.

Lo studio è stato pubblicato su Nature structural & molecular biology. Il lavoro è stato svolto da un gruppo multidisciplinare dell’IRE e finanziato dall’Associazione italiana ricerca sul cancro (AIRC) e dalla Comunità europea.

Il contributo del lavoro pubblicato, sottolinea l’IRE, «è di particolare rilievo poiché la caratterizzazione dei meccanismi alla base dell’angiogenesi tumorale è fondamentale per l’identificazione di molecole da utilizzare come nuovi bersagli terapeutici; le molecole identificate possono, ora, sia essere testate con agenti antitumorali già esistenti sia essere utilizzate per lo sviluppo di nuovi specifici farmaci».

La maggior parte dei più recenti e innovativi studi clinici in campo oncologico si basa proprio sull’impiego di farmaci anti-angiogenici, che interferiscono con i meccanismi di formazione del sistema vascolare del tumore, privandolo dell’ossigeno e del nutrimento portati dal sangue.

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