Ue, aumentano le infezioni sessuali: rischiano più le ragazze

ROMA – La ricerca di estati 'un po' troppo torride' da parte dei giovani che si stanno per riversare in Europa a caccia di avventure potrebbe riservare qualche brutta sorpresa. Ad aspettare i vacanzieri infatti ci sono anche le infezioni a trasmissione sessuale, che un rapporto dell'European Center for Diseases Control (Ecdc) segnala in forte salita soprattutto tra le ragazze.

"L'estate è particolarmente a rischio perché entrano nel 'serbatoio' delle infezioni i nuovi adolescenti – spiega Giorgio Vittori, presidente della societa' italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) – che cercano estati 'calienti' ma che hanno informazioni scarsissime sui rischi". I numeri forniti dall'agenzia europea parlano di piu' di 344mila casi notificati nel continente nel 2009, con un aumento costante nell'ultima decade che ha portato a un raddoppio dell'incidenza da 143 ogni 100mila abitanti a 332. L'88% dei casi, spiega il documento, si concentra in quattro paesi, Svezia, Norvegia, Gran Bretagna e Danimarca, e l'identikit dei soggetti piu' a rischio vede al primo posto le donne (60% dei casi) e i giovani tra 15 e 24 anni (75% dei casi).

Per quanto riguarda le altre tre infezioni monitorate, sifilide, gonorrea e linfogranuloma venereo, il rapporto segnala un aumento piu' contenuto per la sifilide, e lievi diminuzioni per le altre: "In realta' i numeri sono sicuramente piu' alti per tutte queste patologie – afferma il direttore dell'Ecdc Marc Sprenger – perche' non tutti i casi sono riportati correttamente dalle autorita', e perche' le infezioni asintomatiche non sono trovate anche se contribuiscono all'epidemia".

Il problema, anche se con numeri inferiori a quelli britannici, e' presente comunque anche da noi: "Anche in Italia, come in Europa, è la clamidia l'infezione sessualmente trasmissibile più diffusa, fra quelle batteriche – spiega Barbara Suligoi, direttore del Centro operativo Aids (Coa) dell'Istituto superiore di sanità – e i dati sottolineano un andamento annuale in costante aumento, con 672 campioni risultati positivi tra aprile 2009 e agosto 2010 secondo la Sorveglianza sentinella basata su 13 laboratori di microbiologia".

In valigia o nello zaino e' quindi consigliabile mettere anche il preservativo, che e' l'unica arma di difesa contro le infezioni, anche se secondo i sondaggi piu' recenti i ragazzi italiani sono in gran parte convinti che la pillola anticoncezionale puo' funzionare contro i batteri: "La consapevolezza e' bassa nei giovani, ma anche nella scuola, nelle famiglie e nella societa' in generale, con il risultato che stiamo tornando ai livelli di 50 anni fa – sottolinea Vittori – invece e' importante sapere che queste infezioni, anche quando sono asintomatiche o comunque non troppo forti, possono portare anche all'infertilita' nelle donne. Capita spesso che ci si accorga di essere stati contagiati solo quando si cerca di avere un figlio".

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