Un donatore di sangue su 10 è immigrato

ROMA, 11 GIU – Se i donatori attivi italiani di sangue sono quasi 1.700.000, pari al 4,4% della popolazione in età potenzialmente idonea, è in invece in continua crescita il numero di quelli immigrati.

La Fidas (Federazione italiana associazioni donatori di sangue) ne conta circa 2 mila tra quelli attivi, piu' o meno il 10%. Sono questi alcuni dei dati ricordati dalle associazioni in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che si celebra il 14 giugno.

''I donatori immigrati crescono – spiega Giuseppe Munaretto, presidente della Fidas di Vicenza – e fra loro ci sono molti albanesi, marocchini. Spesso si avvicinano spontaneamente, altre volte vengono portati in associazione e poi, a loro volta, chiamano altri connazionali.

Anche questo è un segnale importante, che deve essere coltivato perché la loro presenza significa nuova linfa al volontariato''. In Italia invece, come ricorda il Centro nazionale sangue, vengono trasfusi quotidianamente oltre 9000 emocomponenti tra globuli rossi, piastrine e plasma, per un totale annuo di circa 3 milioni e mezzo a cui corrispondono circa 2.600.000 donazioni di sangue intero e altre 500mila in aferesi.

''Raggiungere l'autosufficienza in materia di sangue – rileva Giuliano Grazzini, presidente del Cns – è interesse nazionale. Iniziative come questa della Giornata ci aiutano a comprendere il significato di lavorare in squadra con un obiettivo comune che supera i localismi e ci pone come Paese intero di fronte alla sfida di garantire a tutti i cittadini cure appropriate e sicure. Possiamo fare di piu' specie fra le nuove generazioni''.

Gestione cookie