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Gli uomini muoiono prima delle donne: colpa delle sigarette

di admin |18 Gennaio 2011 20:36

Il motivo per cui le donne vivono più degli uomini, almeno nei paesi industrializzati, è spesso dibattuto, fra chi dice che la maggiore longevità femminile è dovuta a fattori genetici e chi invoca altre ragioni, come la maggiore disponibilità ad andare dal medico da parte del genere femminile, ma la spiegazione potrebbe essere molto più semplice di così: secondo lo studio pubblicato dalla rivista Tobacco Control le principali responsabili di questa differenza sono le sigarette, con l”aiuto’ dell’alcol.

Lo studio è stato condotto da Gerry McCartney dello UK Medical Research Council basandosi sulle cause di morte in 30 paesi europei registrate dall’Oms, tra cui sono state considerate attribuibili al fumo gli infarti, i tumori dell’apparato respiratorio e le broncopatie croniche ostruttive (Bpco). Dal confronto fra i dati degli uomini e delle donne è emerso che in tutto il continente le sigarette sono responsabili della differenza di longevità per una percentuale variabile tra il 40 e il 60%, fatta eccezione per Danimarca, Portogallo e Francia, dove è il contributo è un po’ minore, e Malta dove invece è più alto (74%), mentre in Italia il contributo è di circa il 50%.

Con lo stesso metodo è stata calcolata la differenza in longevità causata dall’alcol, che pesa per un altro 20%. Questi numeri si riferiscono ai dati fino al 2005, ma nei prossimi anni ci potrebbe essere un riequilibrio nelle longevità, visto che le donne hanno iniziato a fumare dopo gli uomini e solo ora si stanno vedendo gli effetti del tabacco sulla salute femminile: “Nei prossimi decenni il gap si dovrebbe restringere, anche perché stanno scomparendo i modelli che vogliono fumo e alcol delegati quasi soltanto ai maschi – confermano gli esperti – le autorità pubbliche dovrebbero tenerne conto nel formulare le campagne per ridurre questi comportamenti a rischio”.

Nonostante sia una pratica diffusa da molto tempo, non si conoscono ancora bene tutti i meccanismi di azione delle sigarette. Uno studio pubblicato oggi dal Journal of Neuroscience, ad esempio, ha dimostrato che per chi fuma, guardare gli altri fumare è una molla del desiderio: infatti, anche se è solo la scena di un film, la visione del gesto di fumare attiva le “aree neurali del fumatore”, come se si stesse pianificando di accendere una sigaretta. Questa ‘empatia’ costa cara, mettendo a rischio le possibilità di smettere di fumare.

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