Usa 2012: la crisi dell'economia contro la rielezione di Obama

NEW YORK, 4 GIU – Le pessime notizie sul fronte economico, con la disoccupazione che non cala, il prezzo della benzina alle stelle e un mercato immobiliare sempre meno sorridente, spingono il presidente degli Stati Uniti Barack Obama a rilanciare la macchina di guerra elettorale, per essere confermato l'anno prossimo alla Casa Bianca. Secondo il New York Times, uno degli obiettivi del suo stratega numero uno, David Axelrod, che lo ha portato alla vittoria nel 2008, e' di tentare di riunire anche questa volta un elettorato che appare frazionato, oltre a raccogliere ingenti fondi, sempre indispensabili per vincere negli Stati Uniti. Una prima riunione con i principali finanziatori si e' svolta nei giorni scorsi a Chicago, dove anche questa volta Obama ha installato il suo quartier generale elettorale, proprio mentre i candidati repubblicani iniziano ad emergere: ultimi dei quali l'ex governatore del Minnesota Tim Pawlenty e del Massachusetts Mitt Romney. Ai finanziatori, presente Bill Daley, il nuovo capo di gabinetto di Obama, e' stato anche citato il caso di Sarah Palin, molto vicina ai Tea Party antitasse, e che potrebbe presto decidere di scendere nell'arena elettorale. Il primo impegno deciso e' di riuscire a raccogliere circa 60 milioni di dollari entro giugno, per finanziare l'installazione di quartier generali in tutti gli Stati o quasi. L'obiettivo e' di riattivare le reti di sostenitori, sedurre i giovani e i latini, portandoli a registrarsi sulle liste elettorali, soprattutto negli Stati, controllati dai repubblicani, in cui le leggi stanno diventando piu restrittive, escludendo gli elettori piu' poveri, che generalmente tendono a votare per i democratici. Globalmente l'obiettivo e' di raccogliere almeno 750 milioni di dollari entro l'anno prossimo, la stessa somma del 2008. Ad un certo punto si era parlato addirittura del miliardo di dollari, una cifra record, ma e' vero che questa volta Obama non deve affrontare lunghe e costosissime primarie per ottenere la nomination democratica. Il primo obiettivo della campagna di Obama e' la riconquista degli Stati ottenuti nel 2008, con l'eccezione dell'Indiana, giudicato inaccessibile: e cioe' Colorado, Florida, Nevada, North Carolina e Virginia, dove le popolazioni emergenti sono nere ed ispaniche, piu' favorevoli ad Obama che ai suoi potenziali avversari. E non e' un caso se la Convention dei Democratici, l'estate prossima, si svolgera' a Charlotte, in North Carolina. Secondo il Nyt, l'entourage di Obama e' stato colpito dall' inizio di campagna di Romney e di Pawlenty, e dalle potenzialita' che possiede Jon Huntsman, l'ex ambasciatore Usa in Cina, che potrebbe candidarsi anche lui. Di Pawlenty ha impressionato il fatto che si e' immediatamente spostato negli Stati cruciali, per ottenere maggiore visibilita' sin dall'inizio. Romney e' rimasto fuori dalla rissa fino al 2 giugno, quando ha annunciato il suo ingresso ufficiale nella gara, evitando cosi' i primi attacchi tra repubblicani. L'ex governatore del Massachusetts si era gia' presentato nel 2000, e probabilmente ora sa come muoversi.

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