Usa: assicurazione sanitaria più cara per i fumatori

NEW YORK – Fumatori sempre più nel mirino in America. Sulla scia del video con il quale il presidente Usa Barack Obama invita i cittadini a smettere di fumare, anche le aziende scendono in campo contro le bionde. Un numero sempre maggiore di compagnie americane ha deciso di imporre costi più elevati per l’assicurazione sanitaria ai propri lavoratori che hanno il vizio delle sigarette. In America infatti sono i datori di lavoro a pagare una polizza sulla salute per i dipendenti, a cui questi ultimi contribuiscono solo in parte. Secondo la società di consulenza Towers Watson – riporta il New York Times – le aziende che applicano questa policy sono raddoppiate negli ultimi due anni, raggiungendo quota 19% e la percentuale dovrebbe raddoppiare ancora il prossimo anno per le società con più di mille dipendenti. Penalizzati anche i lavoratori in evidente sovrappeso e quelli che hanno valori di colesterolo particolarmente elevati. Un altro studio pubblicato da Mercer, mostra invece che le compagnie con oltre 500 dipendenti stanno iniziando ad offrire programmi di benessere e fitness.

“La gente è preoccupata che questa politica venga utilizzata per allontanare dipendenti ‘non sani'”, ha dichiarato Kristin Madison, professore di diritto e scienze della salute alla Northeastern University di Boston. Pioniere è stato Wal-mart, la grande catena di vendita al dettaglio, che ha applicato un sovrapprezzo di 2.000 dollari l’anno per i lavoratori che hanno abitudini non salutari, i quali possono evitare la ‘tassa’ solo dimostrando attraverso un certificato medico la propria impossibilità a smettere di fumare.

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