Usa, terrorismo, emergenza, disastri.. le parole chiave che il Governo spia su Fb

NEW YORK – Una volta c'erano poco meno di una decina di parole che non si potevano dire in televisione. Oggi c'e' un elenco di oltre 500 parole che non si dovrebbero dire su Facebook o Twitter. Il rischio e' finire in una sorta di lista nera del ministero della Difesa Nazionale Usa che, come un Grande Fratello, dallo scorso febbraio ha cominciato a monitorare l'attivita' degli utenti dei social media.

Secondo quanto rivelato dall'Electronic Privacy Information Center, qualsiasi cosa pubblicata su Facebook o Twitter puo' diventare oggetto di revisione da parte del ministero della Difesa Nazionale, il quale e' alla ricerca di 'argomenti di interesse' o parole che possono essere considerate 'cattive'. Nella lista delle parole 'cattive' sono finite quelle che riguardano categorie che vanno dalla sicurezza interna, materiali pericolosi, violenza al confine meridionale, agenzie federali, terrorismo, emergenza, disastri.

Nel momento in cui scatta la segnalazione su uno dei Social Network, viene avviata un'indagine. ''Questo programma – ha spiegato attraverso un articolo della Cnn Dean Obeidallah, un ex avvocato – somiglia a quello usato dal governo cinese per monitorare la rete. Il nostro governo non dovrebbe seguire le orme di un regime autoritario''.

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