Va male anche l'ultimo colloquio di lavoro. Ventenne tenta il suicidio

ROMA – Anche l'ultimo colloquio era andato male. Ancora una volta l'occasione e la speranza di trovare un lavoro era sfumata. E cosi', dopo l'ultima delusione, e' tornato a casa deciso a farla finita. Una decisione sull'onda della disperazione che ha spinto ieri nella tarda serata un ventenne di Boville Ernica, in provincia di Frosinone, a tentare il suicidio davanti ai suoi genitori.

Il ragazzo infatti e' entrato in cucina, dove si trovavano la madre e il padre, ha preso un coltello e si e' colpito l'addome. Il padre ha tentato disperatamente di fermarlo ma il ragazzo si e' divincolato mettendo a segno il suo proposito. L'uomo e' rimasto anche ferito ad una mano.

Subito i genitori hanno chiamato il 118. Il personale medico, viste le condizioni gravi del ragazzo, ha deciso di trasportarlo al Policlinico Umberto I di Roma dove ora si trova in prognosi riservata. Non sarebbe pero' in pericolo di vita. La vita del giovane e' come quella tante di ragazzi della sua eta' alle prese con crisi economica e disoccupazione. Un diploma di scuola superiore conseguito presso un istituto tecnico e la speranza di un reddito, anche se scarso, ma sicuro.

Perché la famiglia del giovane è molto modesta: un padre operaio, una madre che saltuariamente lavora come domestica. Per questo il ragazzo aveva da subito iniziato a cercare lavoro, voleva aiutare economicamente i suoi genitori. E per questo aveva anche acconsentito a fare quel colloquio per lavorare per un 'padroncino' e fare piccole consegne, un lavoro che di sicuro non lo allettava ma sarebbe stato di sollievo per i suoi. Cosi' l'ultimo no lo ha gettato nella disperazione e ha pesato piu' di tutti gli altri tanto da spingerlo a tentare il suicidio.

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