Veneto chiede che cefalea cronica diventi malattia sociale

VENEZIA – Parte dal Veneto la richiesta allo Stato di inserire la cefalea cronica come malattia sociale, che si sta diffondendo sempre di piu' con problematiche connesse al lavoro e al costo per le terapie ancora a carico dei cittadini.

Il Consiglio regionale ha approvato all'unanimita' una proposta di legge statale (da trasmettere al Parlamento), illustrata da Arianna Lazzarini (Lega), che punta a chiedere al Ministero alla Salute il riconoscimento della cefalea cronica come ''malattia invalidante'' in quanto in grado di limitare e compromettere severamente la capacita' di far fronte ai propri impegni di famiglia e sul lavoro.

In Veneto dichiara di soffrire di cefalea cronica quasi il 9% dei cittadini, in prevalenza donne, il 10,6% nella fascia di eta' 25-44 anni, il 10,3% tra i 45 e i 64 anni, l'8,1% degli over 75, con pesanti conseguenze quindi sul fronte sociale e lavorativo. Si tratta, inoltre – ha osservato la relatrice – di una patologia costosa, sia in termini di diagnosi che di cure farmacologiche. Il costo europeo della cefalea cronica (circa 50 milioni di cittadini ne soffrono in Europa) ammonta a oltre 20 milioni di euro.

''E chi ne soffre – ha spiegato Lazzarini – e' limitato e compromesso severamente nella capacita' di far fronte ai propri impegni di famiglia e sul lavoro. Per questo credo sia indispensabile una maggior tutela da parte di chi e' preposto alla salute pubblica. Mi auguro pertanto che l'iter a Roma sia breve e che presto si possa dare una risposta positiva ai malati veneti e italiani''.

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