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Assisi: riapre dopo il restauro la tomba di San Francesco

di Lorenzo Briotti |11 Aprile 2011 16:29

ASSISI (PERUGIA) – Sabato 9 aprile è stata riaperta al pubblico, dopo il primo importante restauro dalla sua costruzione, la tomba di San Francesco, ad Assisi, posta nella piccola cripta sotto l’altare centrale della Basilica Inferiore. La tomba, meta ogni anno, come l’intero complesso monumentale, di sei milioni di pellegrini, era stata chiusa lo scorso 25 febbraio.

I lavori di straordinaria manutenzione, che hanno riguardato, fra l’altro, la ripulitura delle pietre, sono stati portati avanti anche di notte, ha riferito il direttore della Sala stampa del Sacro convento, padre Enzo Fortunato, per limitare al massimo il periodo di chiusura.

All’innaugurazione di riapertura che si è svolta sabato ha partecipato anche il ministro per i Beni e le Attività culturali Giancarlo Galan. Il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco ha presieduto alle 19 la celebrazione religiosa.

Il corpo del Poverello fu nascosto, integro, nel rozzo sarcofago di sasso contenuto nel pilastro eretto al centro del vano a crociera, nel 1230 da frate Elia, che lo rese cosi’ inaccessibile a qualunque possibile violazione. Nel 1818, dopo 52 notti di lavoro, i frati del Sacro convento, autorizzati da Pio VII, lo riesumarono e lo racchiusero in un’urna di bronzo sigillata della Santa Sede; nel 1820 fu aperta la vasta cripta, scavata nella viva pietra.

La cripta venne realizzata in stile neoclassico, su progetto dell’architetto romano Pasquale Belli. Ma lo stile contrastava troppo con il resto della basilica e quindi, tra il 1925 e il 1932, la cripta fu radicalmente modificata su progetto dell’architetto Ugo Tarchi, secondo lo stile neo-romanico. Sopra l’altare, protetto da una grata, è situato il sarcofago in pietra nel quale fu riposta, fin dall’inizio, la salma di Francesco. Intorno sono stati tumulati i resti di quattro suoi compagni: Rufino, Angelo, Masseo e Leone. Illumina la tomba una lampada votiva, sempre progettata da Ugo Tarchi, che viene alimentata con l’olio offerto ogni anno, a rotazione, dalle Regioni italiane, in occasione del 4 Ottobre, festa di San Francesco e Giornata nazionale della pace, della fraternità e del dialogo.

Le immagini della tomba (foto LaPresse):

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