Bobbio dietro la Gioconda: Leonardo sostò al castello Malaspina dal Verme, quella la vista. Lo dicono le pietre

Nuovi studi (dai paleontologi) dimostrano che Leonardo sostò dalle parti di Bobbio: quello è lo sfondo paesaggistico nel ritratto della Gioconda

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Aprile 2022 - 14:24 OLTRE 6 MESI FA
bobbio gioconda leonardo

La Gioconda, particolare del paesaggio sullo sfondo: Bobbio (Ansa)

Bobbio dietro la Gioconda. La recente conferma della presenza di Leonardo in località Pierfrancesco di Gropparello, vicino a Bobbio (Piacenza) rafforza la teoria dello sfondo bobbiese della Gioconda.

Bobbio dietro la Gioconda di Leonardo

Si deve la scoperta a un gruppo di scienziati guidati da Andrea Baucon dell’Università di Genova e Gerolamo Lo Russo del Museo di Storia Naturale di Piacenza.

Lo sottolinea in una nota la ricercatrice Carla Glori, autrice della teoria scientifica che localizza il paesaggio alle spalle della Gioconda in quello di Bobbio, come lo si vede dal castello Malaspina dal Verme.

Le prove dagli studi sugli “icnofossili”

“Gli studi sugli icnofossili (tracce fossili di impronte di antichi esseri viventi) di cui ha dato notizia l’ANSA il mese scorso, hanno provato che le medesime forme nella pietra sono state studiate e riprodotte da Leonardo nel Codice Leicester. Dai paleontologi mi è giunta conferma che gli icnofossili tipici di Pierfrancesco si trovano in Bobbio, raggiungibile facilmente da Leonardo a schiena d’asino”.

“Che quel territorio fosse di grande interesse geologico per Leonardo lo avevo scritto nel 2011. Ma la recente scoperta pubblicata da Rips, rivista specializzata in geologia di livello mondiale, ha valore scientifico assoluto” spiega ancora Carla Glori.

Nei mesi scorsi, la ricercatrice aveva pubblicato un articolo sui disegni murali del castello Malaspina dal Verme dedicati al giostratore Galeazzo Sanseverino, mecenate e amico di Leonardo.

La Gioconda era la moglie del Sanseverino, Bianca Giovanna Sforza

Vi ipotizzava che l’artista ne avesse quantomeno supervisionato in loco il progetto. E proprio da quel castello la sua teoria colloca la veduta del paesaggio della Gioconda, identificata in Bianca Giovanna Sforza moglie del Sanseverino.

Ma la Val Trebbia era famigliare a Leonardo anche “a tavola”, perché nella sua vigna di Milano coltivava la malvasia di candia aromatica, tipica della Val Tidone. Come ha rivelato nel 2015 la comparazione del dna fatta sul vitigno autoctono dall’Università di Agraria di Milano.

“Le evidenze scientifiche convergono nel localizzare Leonardo nel paesaggio della Gioconda. Per il resto – aggiunge la ricercatrice – confido nella frase di Leonardo: La verità solo fu figliola del tempo”.