ROMA, 11 NOV – Partira’ nella primavera 2012 il cantiere per il restauro del Colosseo. Lo annuncia il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, facendo il punto sulla situazione dell’area archeologica romana.
”Abbiamo ricevuto da parte di ditte interessate oltre quaranta domande per ognuno dei due filoni dei lavori per il Colosseo – spiega-. La creazione di un centro servizi esterno, con biglietterie, toilette e bookshop e il restauro del prospetto nord-sud che per noi ha la priorita’. Si devono prendere delle decisioni, valutare i progetti e poi partira’ il cantiere”.
Il sottosegretario precisa che al costo preventivato del restauro, 25 milioni di euro finanziati dalla Tod’s di Diego Della Valle (una sponsorizzazione contro cui oggi il Codacons ha fatto ricorso al Tar) ”si aggiungeranno probabilmente altri due-tre milioni di euro, spese che coprira’ lo Stato. Con il restauro ci sara’ un lavoro soprattutto di ripulitura, ma anche di consolidamento e impiantistica”.
Il Colosseo, fa notare Giro, ”ha 3mila lesioni”, uno ”stato fessurativo abbastanza diffuso ma non allarmante, su cui stiamo monitorando con le fibre ottiche applicate in quattro dorsali e su cui si interverrà durante il restauro”.
Una parte degli interventi, dal completamento dell’area Stern, ai lavori alle volte ambulacrali interne, dai collegamenti al percorso dell’arena al consolidamento del terzo anello, sono stati in buona parte gia’ eseguiti con una spesa di circa 2-3 milioni di euro, dice il sottosegretario, anticipando notizie contenute nel terzo rapporto del commissario Roberto Cecchi sulle attivita’ svolte nelle aree archeologiche di Roma e Ostia che si presentera’ a dicembre.
In vista delle possibili Olimpiadi del 2020, aggiunge poi Giro, si potrebbe pensare a realizzare ”un’isola del Colosseo, circondando l’area con una cancellata per preservarla e immaginando un grande ingresso dalla parte di Via di San Gregorio. Anche la presenza degli ambulanti, verrebbe regolata e resa piu’ compatibile con la bellezza del luogo”. Per quella data, annuncia, si spera di poter riaprire anche la Domus Aurea.
Il sottosegretario spiega che nell’area archeologica romana sono stati ”realizzati circa 100 progetti per un totale di 35 milioni di euro”, ”se parlassimo in termini di febbre – scherza- potremmo dire che l’area archeologica romana ha due linee sopra il 37, insomma, sta benino”. In questi mesi, tanti interventi e restauri ma non solo, conclude Giro: ”si e’ puntato anche su sistema di costante monitoraggio, per la Domus Aurea anche con l’ausilio di due satelliti. Un sistema che ora potrebbe essere utile anche a Pompei”.