ROMA – Ossigeno per le Fondazioni Liriche in crisi, rinnovo del tax credit per il cinema già sul piede di guerra dalla Mostra di Venezia; un soprintendente speciale e un direttore manager per Pompei; occasioni di lavoro per 500 giovani laureati; soldi per i musei. Arriva con decreto poco prima di ferragosto l’inversione di tendenza sulla cultura firmata Enrico Letta e Massimo Bray.
E parte proprio da Pompei, dopo i crolli e le tirate d’orecchio dell’Unesco per i ritardi nell’utilizzo dei fondi europei. Il premier volutamente lo sottolinea, ”diamo una risposta al mondo”, dice. E ribadisce che la cultura è un ‘occasione per l’economia e l’occupazione. ”ovviamente attorno a questa valorizzazione pensiamo di dare grandi risultati in termini di attrazione turistica anche per gli altri siti come la Reggia di Caserta”, assicura Letta.
Il ministro, che a Pompei si è precipitato appena ricevuta la nomina, non nasconde la soddisfazione. E incalza: ”Dobbiamo vincere la sfida con l’Europa, Pompei deve diventare il luogo simbolo del valore di questo Paese”. Il testo del decreto non è ancora noto, ma Bray spiega che il progetto prevede una Unità speciale per il gioiello campano, il secondo monumento italiano più visitato dopo il Colosseo.
Verrà creata una soprintendenza speciale ad hoc per Pompei, Ercolano e Stabia, staccata quindi da Napoli, che avrà una sua soprintendenza archeologica condivisa con Caserta. E arriverà un direttore generale, una figura scelta con tutta probabilità al di fuori del ministero. Tra i rumors si fa il nome di Giampiero Marchesi. A supportare il nuovo dg una squadra di tecnici provenienti dall’amministrazione statale (al massimo 20 persone) con in più 5 esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale. Niente a che vedere con i commissari del passato e i super poteri della protezione civile, ma il nuovo dg, che in parte ricorda il city manager dell’epoca Veltroni, sarà l’amministratore unico di questo nuovo organismo (”Progetto Pompei”). Sarà lui a definire i tempi di realizzazione degli interventi e potrà anche ricevere donazioni ed erogazioni liberali. Il suo compito, sottolinea Bray, sarà ”definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese”.
I sindacati, Uil e Cisl, apprezzano e invitano il ministro a programmare nuove assunzioni. Pd e Pdl approvano la scelta della soprintendenza speciale e applaude anche l’ex ministro Francesco Rutelli, che pure invita il ministro a non dimenticare che la vera priorità è la manutenzione. Dalla Regione Stefano Caldoro si dice d’accordo: ”Bene benissimo”, twitta il presidente. Come andrà a finire solo il tempo potrà dircelo. Bray è ottimista: ”Il governo – assicura – ha voluto un profondo cambiamento, decidendo una volta per tutte che la cultura deve essere valorizzata”.
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