La Gioconda “desnuda”. Leonardo avrebbe realizzato due ritratti di Monna Lisa

Pubblicato il 16 Novembre 2009 - 15:10 OLTRE 6 MESI FA

La "Madonna Vanna" del Salaino

L’enigma della vera identità della Gioconda continua a turbare i sonni di storici dell’arte, scienziati e semplici appassionati. L’ultima ipotesi in ordine di tempo è stata formulata dall’ esperto di iconologia Renzo Manetti, già autore di studi sulla controversa opera di Leonardo, nel saggio «Il velo della Gioconda. Leonardo segreto».

Secondo Manetti, Leonardo ritrasse due versioni della Gioconda, una delle quali appariva nuda e sarebbe andata scomparsa. I due ritratti di Monna Lisa avrebbero dovuto costituire un dittico dedicato a Venere.

«Anche se il dipinto è andato perduto», spiega Manetti, «esistono almeno una decina tra riproduzioni e opere di analogo soggetto, eseguite da allievi e discepoli, che ci permettono di ricostruire l’originale». In effetti un dipinto – straordinariamente somigliante all’originale – come la Monna Vanna del Salaino, allievo di Leonardo, dai rilievi spettrografici risulta realizzato a quattro mani, con il contributo decisivo del genio fiorentino.

Il dipinto andato perduto – sempre secondo Manetti – appartiene al periodo romano di Leonardo: quegli anni furono segnati dagli studi esoterici ispirati alla filosofia neo-platonica.  Rappresenterebbero quindi, secondo quella dottrina, l’aspetto duale della divinità, quella «celeste» e quella «volgare», a loro volta simboli di due diversi aspetti dell’anima umana.