Gauguin da 35 milioni a un ex operaio Fiat. Ora è definitivamente suo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Dicembre 2014 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA
L’ex operaio Fiat col Gaugin da 35 milioni: "Ecco come mi cambierà la vita"

I due quadri: a sinistra Gaugin, a destra Bonnard (Foto Ansa)

PALERMO – Nel 1975 pagò 45mila lire e comprò un Gauguin all’asta. Non sapeva fosse un Gauguin e non sapeva che quel quadro fosse stato rubato. Per questo gli era stato tolto, durante le indagini che avevano portato alla luce che quella tela, assieme ad altre, era stata trafugata a Londra. Ora il quadro gli è tornato indietro e ha anche scoperto che vale 35 milioni di euro. All’improvviso quel quadro potrà cambiargli la vita. Lui, operaio Fiat emigrato dalla Sicilia a Torino, non sapeva che si trattasse di una tela del pittore francese. Nemmeno il battitore dell’asta degli oggetti smarriti sui treni lo sapeva. E nessuno degli altri partecipanti. Lo si è scoperto solo anni dopo, grazie al fiuto del figlio del signor Nicolò, appassionato d’arte. Così per un’altra tela acquistata dal signor Nicolò sempre ad una delle aste degli oggetti dimenticati sui treni. In quel caso, una tela di Pierre Bonnard. Da lì è partito tutto, come ha spiegato Nicolò a Salvo Palazzolo di Repubblica.

“Per 40 anni sono tornato a casa all’alba, dopo il turno di notte alla Fiat: esausto, sprofondavo dentro una poltrona del soggiorno e guardavo il mio bellissimo quadro comprato all’asta degli oggetti smarriti. Chi l’avrebbe detto che era un Gauguin”.

Dopo gli esami della soprintendenza quel quadro gli è stato restituito e lui l’ha rimesso in cucina, dove era sempre stato. Un quadro da 35 milioni di euro appeso in una normale cucina di un appartamento di Siracusa.

“Neanche i vicini se ne sono accorti. Qualcuno è anche entrato in salotto, proprio davanti al Gauguin, ma è passato avanti. La verità è che oggi nessuno guarda più le cose belle”.

Resterà lì per poco, però: il signor Nicolò ha già iniziato le trattative per la vendita della tela. si sono fatti avanti dei collezionisti privati. Il Bonnard, invece, resterà a casa. Poi, con 35 milioni di euro, Nicolò farà il viaggio di nozze che la moglie ha sempre sognato: da Trieste a Vienna.

“Poi, mi piacerebbe avviare un’azienda nel settore agroalimentare, perché in questa nostra terra di Sicilia abbiamo tante ricchezze. E io, a 70 anni, sento di avere tutta l’energia necessaria per creare delle opportunità di lavoro. Anche per assicurare un futuro solido ai miei figli. Naturalmente, continuerò a comprare bei quadri”.