Luigi XVI: testamento ritrovato dopo 2 secoli

Pubblicato il 3 Dicembre 2009 - 19:27 OLTRE 6 MESI FA

Il testamento politico del re Luigi XVI, scomparso dai tempi della Rivoluzione francese, è stato finalmente ritrovato. Il merito va a un collezionista francese, Gerard Lheritier, che l’ha acquistato recentemente a un privato americano per un milione di euro.

«Il monarca aveva abbandonato questo testamento sul suo letto durante la fuga a Varennes con la sua famiglia il 21 giugno del 1791 – ha raccontato al Nouvel Observateur lo storico e specialista di Luigi XVI Jean-Christian Petitfils – quella mattina il valletto Lemoine trovò a sorpresa l’alcova reale vuota».

Questo documento di «eccezionale valore», secondo gli esperti, era stato redatto dal re all’insaputa dei ministri. Era infatti «un richiamo al popolo del re» in cui veniva espresso il suo scoramento. Si scopre, inoltre, nel testo, un sovrano meno ostile alla Rivoluzione di come si è sempre immaginato.

Il Manifesto venne immediatamente comunicato all’allora presidente dell’Assemblea Nazionale, Alexandre de Beauharnais e ricopiato per gli archivi nazionali. È un mistero come da allora il manoscritto possa essersi volatilizzato per oltre due secoli.

Il suo nuovo proprierio fa notare però che al tempo gli aristocratici erano fuggiti in massa verso la Louisiana. Il Manifesto originale del re sarà esposto dal prossimo marzo alla Museo delle lettere e dei manoscritti di Parigi.